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Relazioni sindacali: esito dell’incontro del 6 giugno

Come da calendario si è svolto, il 6 giugno u.s., nei locali del MAE, l’annunciato incontro tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale

09/06/2005
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Come da calendario si è svolto, il 6 giugno u.s., nei locali del MAE, l’annunciato incontro tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale. Il confronto ha avuto per oggetto l’ipotesi di bando per l’indizione delle prove di accertamento linguistico e l’aggiornamento delle graduatorie permanenti per l’invio all’estero del personale docente e Ata.
Si è trattato di un incontro interlocutorio per via della ristrettezza dei tempi, dovuti a improrogabili impegni da parte di un’organizzazione sindacale, tant’è che la riunione è stata aggiornata al 14 giugno p.v..
L’Amministrazione ha sottoposto alle OO.SS. un’ ipotesi di bando che grosso modo ricalcava quello precedente del 2001 ovvero prove di selezione e aggiornamento delle graduatorie permanenti contestuali. L’Amministrazione ha anche annunciato l’opportunità di pubblicare il bando in settembre per via dell’interruzione estiva.
La FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno fatto presente che lo slittamento della pubblicazione dell’indizione delle prove comporta una “modifica” dell’accordo a suo tempo sottoscritto. Le OO.SS. unitariamente hanno fatto presente la necessità di distinguere con due ordinanze o atti amministrativi l’indizione delle prove dall’inclusione e dall’aggiornamento delle graduatorie permanenti anche in coerenza con gli istituti contrattuali di riferimento. Questo per facilitare ed esemplificare il complesso delle operazioni, evitando, così, la confusione determinatasi la volta precedente, anche per non concentrare tutte le operazioni con il periodo di ferie. Le OO.SS. hanno, inoltre, fatto presente che, a seguito dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Governo e Organizzazioni Sindacali sul rinnovo economico del secondo biennio dei contratti pubblici, con i relativi atti di indirizzo del Ministero della Funzione Pubblica verranno convocati all’Aran i rispettivi comparti contrattuali, compresa la Scuola. In quell’occasione, come già a suo tempo richiesto, le OO.SS. della Scuola sottoporranno all’Aran la revisione, l’armonizzazione e l’omogeneizzazione degli articoli contrattuali e dei trattamenti relativi alla permanenza, alla luce di quanto disposto dell’art. 1 quater della legge 257/2004. Ovviamente un’ auspicabile revisione delle norme contrattuali in materia e una armonizzazione dei diritti avrebbe effetti sul complesso delle operazioni sia di accertamento linguistico che di inclusione e aggiornamento delle graduatorie, questo a significare la necessità di inserire nei rispettivi bandi le dovute forme di “flessibilità” indispensabili per poter recepire le eventuali modifiche degli articoli contrattuali.
Alla luce di quanto argomentato dalle OO.SS. la delegazione di parte pubblica ha accolto l’idea di mantenere distinti le due operazioni – indizione delle prove e aggiornamento e inclusione nelle graduatorie permanenti – e si è impegnata ad operare in questo senso dichiarando che già in occasione dell’incontro del 14 giugno p.v. è in grado di presentare una ipotesi di bozza per l’indizione delle prove di accertamento linguistico, tenendo a mente le ragioni espresse dalla delegazione di parte sindacale.
Gli altri punti all’ordine del giorno non sono stati affrontati perché, come già accennato in premessa, il rappresentante di un’altra organizzazione sindacale si è dovuto allontanare per impegni improrogabili. Nelle more di una semplice chiacchierata e fuori dalla verbalizzazione la FLC Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno risollecitato l’Amministrazione a chiedere al Ministero della Funzione Pubblica, in occasione del rinnovo del secondo biennio del comparto Scuola, la riapertura del confronto sui temi della permanenza relativi alla omogeneità di trattamento di tutto il personale; ciò proprio in considerazione degli effetti su alcuni istituti contrattuali modificati dall’art. 1 quater della 257/2004. Sull’argomento si è potuto registrare da parte del Capo delegazione di parte pubblica una cauta apertura; nei prossimi giorni verificheremo gli atti consequenziali.
A proposito dell’ art. 1 quater legge 257/2004 e ricadute sulla mobilità, il MAE ha risposto al personale beneficiario della legge, interessato al trasferimento ad altra sede già dall’anno scolastico 2005/2006, l’impossibilità di accogliere l’istanza di trasferimento perché la legge deve essere considerata applicativa solo a conclusione del mandato quinquennale e non prima. Posizione questa che come FLC Cgil abbiamo considerata poco sostenibile tant’è che abbiamo dato indicazione agli interessati di produrre ricorso avanti il giudice del lavoro in quanto gli effetti di una legge sono cogenti già dal momento della sua promulgazione.

Roma 9 giugno 2005