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Scuola non Statale - Diplomi facili

Un fenomeno duro a morire

05/07/2005
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E’ vero che la presenza dei candidati privatisti esterni alla maturità è diminuito rispetto al boom dello scorso anno, è altrettanto vero che tale fenomeno è diminuito anche nelle scuole paritarie rispetto allo scorso anno (meno 8618 candidati), però è pur vero che la presenza di candidati esterni nelle scuole paritarie è ancora consistente (10.422 candidati) tanto da rappresentare il 38,87% dell’intera platea dei maturandi delle paritarie.

I dati stanno a significare che il fenomeno non è stato assolutamente sconfitto proprio perché, ad avviso di chi scrive, rappresenta uno fatto strutturale imputabile alla scelta fatta nel 2002 dall’attuale Ministro dell’Istruzione allorquando, nella finanziaria del 2002 (comma 7, art. 22 L. 448/2001), venne introdotte la norma secondo la quale le commissioni di maturità sono composte da soli docenti interni ad esclusione del presidente, modificando la normativa legislativa precedente (legge 425/97).

Non è un caso, infatti, che la concentrazione di candidati privatisti esterni alla maturità ha avuto un incredibile aumento proprio in concomitanza con le modifiche sulla composizioni delle commissioni volute dalla Moratti. La sua evoluzione storica lo evidenzia in maniera incontrovertibile nonostante l’attuale flessione dovuta per lo più ad un calo della domanda e alle conseguenze dell’azione della magistratura dell’anno scorso. Evidentemente l’indagine della magistratura di Verona ha riguardato solo uno dei molteplici filoni che favoriscono e alimentano i diplomifici.

E’ pretestuoso e strumentale volere collegare la diminuzione della presenza dei privatisti all’azione preventiva e repressiva del MIUR sui diplomifici, non solo perché questa si è limitata alla solo circolare sugli esami, ma perché le stesse iniziative attivate dalle Direzioni Regionale sono risultate essere, per lo più, inefficaci. Nei giorni scorsi, infatti, proprio per via della presenza di un numero superiore a quanto consentito di candidati privatisti in alcune scuole paritarie, le Direzioni Regionali di riferimento hanno “dirottato” i candidati eccedenti nelle scuole statali. Le disposizioni assunte, però, sono state annullate o rese vane dalle “sospensive” concesse dal Consiglio di Stato a seguito di ricorsi giudiziari promossi dai gestori coinvolti; quindi, anche quest’anno, i “soliti” istituti paritari hanno potuto tranquillamente accogliere candidati privati in numero largamente superiore a quanto consentito dalla norma attivando, in molte circostanze, commissioni composte da soli candidati esterni.
Questo dimostra, ancora una volta, le carenze e le debolezze della attuale normativa, primaria e secondaria, voluta e messa in atto dal Ministro Moratti. Sarà interessante conoscere nel merito i pronunciamenti definitivi della magistratura amministrativa. Comunque se non dovessero esserci significativi interventi legislativi tesi a debellare definitivamente il fenomeno dei diplomifici, assisteremo nel prossimo futuro ad una loro “istituzionalizzazione” di fatto. Certo le loro sorti subiranno di anno in anno oscillazioni dovute a fattori esterni al sistema - mercato e magistratura - non certo per effetto dell’azione “moralizzatrice” sbandierata dal MIUR.

Roma, 5 luglio2005

Tabella. Candidati privatisti esterni agli esami di stato. Evoluzione storica dall’entrata in vigore della parità scolastica (L. 62/2000).