Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Sequenza contrattuale per i dirigenti scolastici all'estero

Sequenza contrattuale per i dirigenti scolastici all'estero

APPLICAZIONE DELL’ART.45 DEL CCNL PER IL PERSONALE DELL’AREA V DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA

04/04/2002
Decrease text size Increase  text size

- APPLICAZIONE DELL’ART.45 DEL CCNL PER IL PERSONALE DELL’AREA V DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA

Si è tenuta , in data odierna 4-4-2002 presso l’A.RA.N., una riunione per approfondire ulteriormente i temi della sequenza contrattuale riguardante la Dirigenza scolastica all’estero.

I temi in questione hanno riguardato l’applicazione delle relazioni sindacali anche nella fase di affidamento degli incarichi, i requisiti "tecnici" necessari per la stipula del relativo atto bilaterale di natura privatistica, le competenze e le modalità della destinazione, le disponibilità e le tipologie di posti in relazione ai settori formativi, la cessazione, l’ipotesi di una fase che preveda un "affidamento" in analogia a quanto previsto dall’accordo del 14.9.2001 per docenti e ATA, la stipula di contratti "complementari" (atto bilaterale dichiarativo) per tutti i dirigenti attualmente all’estero nel rispetto dei termini dell’attuale decreto di destinazione.

In particolare abbiamo sostenuto il pieno svolgimento della funzione dirigenziale all’estero in relazione alle diverse tipologie di intervento.

Abbiamo sostenuto l’impegno dei Dirigenti scolastici all’interno degli Uffici Scolastici Consolari costituiti a livello di circoscrizione consolare.

Si è quindi, solo formalmente, affrontato il tema delle ferie delle assenze, dei congedi, delle malattie etc in relazione alle conseguenze sull’assegno di sede e ad eventuale restituzione.

Per quanto riguarda la durata dell’incarico e la pausa, si ritiene che esse debbano essere il più possibile omogenee con quelle del restante personale.

Si è anche sostenuto che tutto l’impianto dell’accordo metropolitano, in quanto compatibile, debba essere trasposto all’estero.

La valutazione andrebbe affidata al Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale.

Si è infine chiesto un approfondimento sul tema dell’ impegno finanziario per la futura applicazione dell’accordo.

Roma, 4 aprile 2002