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Università: necessario far ripartire la mobilitazione

Un nuovo documento unitario delle organizzazioni sindacali e delle associazioni universitarie

03/02/2012
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In maniera unitaria, organizzazioni sindacali e associazioni universitarie invitano studenti, docenti e personale degli atenei italiani a rilanciare le iniziative a difesa del sistema universitario italiano. Le recenti dichiarazioni di Ministri, opinionisti ed esponenti del mondo politico e dell’impresa a favore dell’abolizione del valore legale del titolo di studio segnano il rilancio di un progetto tutto ideologico di affossamento del sistema pubblico dell’istruzione e della ricerca. Ideologico perché, come ha messo in evidenza un lungo e articolato rapporto della VII commissione del Senato, l’abolizione del valore legale del titolo di studio da un lato avrebbe molteplici ricadute negative sul piano dell’efficienza, della giustizia, del diritto all’istruzione; dall’altro, non trova effettivi riscontri nell’impianto legislativo italiano ed europeo.

Nel mentre, restano inevasi tutti i temi di reale e maggiore urgenza per il sistema universitario: dal reclutamento al precariato, dal diritto allo studio al finanziamento di un settore che dovrebbe e potrebbe essere il volano per uscire dalla crisi. Auspichiamo, ancora una volta, che il Ministro Profumo ascolti al più presto le organizzazioni sindacali e le associazioni universitarie sul presente e sul futuro dell’Università italiana.

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ADI, ANDU, CISL-Universita', CONFSAL-SNALS, CoNPAss, COSAU (Adu, Cipur, Cisal-docenti universita', Cnru, Cnu, Snals-docenti universita'), FLC-CGIL, RETE29Aprile, SUN, UDU, UIL-RUA, USB-Pubblico impiego

Il Consiglio dei Ministri del 27 gennaio scorso ha discusso inaspettatamente del valore legale delle lauree, manifestando un diffuso orientamento a favore della sua abolizione e subordinando la decisione a una pubblica consultazione.

     Ci si sarebbe aspettato, invece, che il Governo affrontasse immediatamente i gravissimi e urgenti problemi che affliggono gli Atenei:

  1. diritto allo studio
  2. precariato e nuovo reclutamento
  3. adeguato finanziamento

 Le Organizzazioni universitarie ribadiscono che il valore legale del titolo di studio rappresenta un elemento di certezza democratica indispensabile nel nostro Paese e una funzione di garanzia dello Stato sull’equità e sulla correttezza dei rapporti tra i cittadini.

Non è accettabile il modello di Università sotteso all'abolizione del valore legale delle lauree, che costruisce un sistema di formazione che permette ai privilegiati di mantenere i privilegi a spese dell'intero Paese.

Il valore legale delle lauree è garanzia della qualità minima di conoscenza e di uguaglianza nell'accesso alle professioni e nella pubblica amministrazione. Non può essere il “mercato” a dare il giudizio necessario per una adeguata e corretta selezione. Peraltro, l'abolizione del valore legale delle lauree sarebbe incompatibile con le regole europee sul riconoscimento reciproco dei titoli legali e sull'accesso alle professioni.

 Invitiamo tutte le componenti universitarie a riunirsi, nella settimana dal 13 al 18 febbraio, in Assemblee di Ateneo in vista di una Manifestazione nazionale da tenersi a Roma il 16 marzo 2012.