Più educazione per un lavoro dignitoso |
Dopo la rielezione alla guida della Commissione europea, José Manuel Barroso nel suo discorso del 15 settembre dinanzi al Parlamento europeo ha detto di voler fare di più nel settore sociale contro l'attacco ai diritti fondamentali. Una questione indubbiamente rilevante, al centro della campagna del sindacato mondiale e della CES per un lavoro dignitoso.
Infatti, la crisi economica e sociale è ancora lontana dall'essere finita. Le previsioni parlano di una crescita della disoccupazione nell'UE che raggiungerà il 12% della popolazione attiva a fine 2010, mentre sono 35 milioni (il 22% dei lavoratori) le persone che devono accontentarsi di contratti di lavoro non regolari e quasi la metà dei giovani europei è assunta solo con contratti temporanei. Un impegno fatto proprio - almeno a parole - dai capi di Stato e di governo dell'UE riuniti a Bruxelles per preparare il G20 di Pittsburgh. Nel documento finale si afferma, infatti, che in questa fase la priorità deve essere data a tutte quelle misure in grado di "salvaguardare i posti di lavoro, contenere la disoccupazione, favorire la creazione di nuovi posti e promuovere la formazione e la riqualificazione professionale". E mentre la ricerca annuale dell'OCSE "Uno sguardo sull'educazione 2009" riconferma lo stretto legame tra livelli educativi e benessere, sono ancora lontani gli obiettivi che l'Unione Europea si era data ai fini di diventare l'economia più competitiva basata sulla conoscenza. Sono ancora troppo elevate le percentuali di giovani che non riescono a terminare gli studi di scuola secondaria superiore e i programmi di educazione e formazione continua difficilmente raggiungono le persone con qualifiche e livelli di studio bassi, mentre continuano ad aumentare le opportunità formative per chi ha fatto studi medio-alti. Un quadro che ben si addice al nostro paese, il cui sistema educativo conferma una situazione non certo esaltante: pochi investimenti pubblici e privati, alto tasso di abbandoni scolastici, limitato accesso all'istruzione superiore, poca specializzazione, bassi stipendi degli insegnanti, molti iscritti all'Università, ma pochi laureati, scarsa partecipazione alla formazione continua.
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Consultazione della Commissione europea sulla mobilità giovanile |
Il Libro verde "Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento" ha l'obiettivo di aprire un dibattito sul modo migliore per accrescere le opportunità dei giovani in Europa, per sviluppare le loro conoscenze e le loro abilità recandosi all'estero. Attraverso una serie di quesiti si sollecitano risposte su questioni che riguardano gli ostacoli alla mobilità. La Commissione invita tutte le parti interessate ad esprimere i loro commenti sulle questioni sollevate nel Libro verde e ad inviare il loro contributo via e-mail a eac-green-paper-mobility@ec.europa.eu o per posta a: Green Paper, DG EAC/B3, MADO 11/14, European Commission, B-1049 Bruxelles. Il periodo della consultazione scade il 15 dicembre 2009.
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Si avvia il dialogo sull'educazione tra le parti sociali europee |
Una lettera di impegno per la creazione del Comitato europeo del dialogo sociale settoriale per l'Educazione costituisce l'esito della conferenza congiunta, tenutasi a Bruxelles il 29 settembre 2009, tra l'ETUCE (comitato europeo dei sindacati dell'educazione della UE) e la EFEE (Federazione dei datori di lavoro dell'Educazione). Alla lettera è allegato il programma di lavoro per i prossimi due anni. Tra i temi fondamentali: la qualità dell'insegnamento; le sfide demografiche e il processo Educazione e formazione oltre il 2010. È previsto un gruppo di lavoro sull'Università e la Ricerca con la partecipazione delle due parti sociali CSEE e EFEE.
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Conferenza europea sindacati-movimenti per la costruzione di un'agenda alternativa |
La prima edizione sperimentale di una "Conferenza sociale congiunta" (JSC) sindacati-movimenti ha visto la partecipazione di circa 100 rappresentati di 8 organizzazioni europee e di 36 sindacati e di 35 organizzazioni non sindacali provenienti da circa 20 diversi paesi europei. La conferenza ha lavorato su due tematiche: come contrastare le politiche di dumping sociale e mettere in discussione il paradigma della competizione e come salvare e creare lavori dignitosi in un'economia post-Kyoto e post-crisi. L'obiettivo è adesso quello di allargare l'iniziativa e di ripetere questo appuntamento ogni anno, in primavera, in contemporanea con il vertice del Consiglio Europeo di Bruxelles, tradizionalmente dedicato a disegnare l'agenda dell'Unione europea per l'anno. La "conferenza sociale comune" potrà progressivamente servire per definire e organizzare un'agenda alternativa e sociale comune di sindacati e movimenti.
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Costituito a livello europeo il Comitato 9 marzo per il diritto alla lingua nazionale e alla non-discriminazione linguistica |
Convinta che insieme al plurilinguismo vada difesa la lingua nazionale, la FLC Cgil ha concluso a Berlino, il mese scorso, la costituzione del "Comitato 9 marzo per il diritto alla lingua nazionale ed alla non-discriminazione linguistica" quale membro fondatore. In seguito, il Comitato ha richiesto alla Presidente della Commissione Cultura e Educazione del Parlamento europeo, di concedere ad una loro rappresentanza un incontro per fare il punto sulla situazione attuale e riflettere sulle incongruenze fra le politiche ufficiali dell'Unione Europea a favore della non discriminazione linguistica e l'accrescersi della dipendenza culturale ed economica dell'Europa alla lingua e alla cultura anglosassone.
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Diritti sindacali negati. Continua la repressione in Turchia ed in Iran |
Sono sempre agli arresti i dirigenti della confederazione dei lavoratori pubblici KESK e del sindacato dell'educazione Egitim-Sen malgrado la protesta internazionale contro il governo turco. Così in Iran, mentre sono ancora in carcere i cinque sindacalisti degli insegnanti arrestati l'anno scorso, prosegue la persecuzione contro l'associazione degli insegnanti ITTA (Iran Teacher Trade Association) con l'arresto del figlio di due leader dell'associazione stessa. Un nuovo appello è stato lanciato dall'Internazionale dell'Educazione per il rilascio di tutti i sindacalisti ingiustamente trattenuti in carcere.
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Campagna globale per l'educazione. Obiettivo 1: educazione per tutti! |
L'obiettivo più importante della campagna è quello di portare tutti i bambini del mondo a scuola almeno fino al termine delle scuole elementari entro il 2015. Per fare ciò è necessario un impegno di tutti i governi, soprattutto di quelli dei paesi più ricchi. Anche di quelli che intanto a casa propria tagliano le spese per l'istruzione, come il nostro. La campagna vede quest'anno coinvolta anche la FIFA, federazione internazionale del gioco del calcio, impegnata nell'organizzazione dei campionati mondiali che nel 2010 si svolgeranno in Sudafrica, in quel continente, cioè, dove, si trova la metà di quei 75 milioni di bambini che a livello mondiale non sanno né leggere né scrivere.
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Appuntamenti |
Gli appuntamenti internazionali della FLC
29-30 ottobre: Roma, Conferenza ETUCE sull'uguaglianza di genere
13-14 novembre: Valencia, Seminario del network educazione del Forum Sociale Europea
23-25 novembre: Varsavia, Conferenza della struttura Pan Europea dell'Internazionale dell'educazione
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