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Alto Adige-Tempo pieno, si allarga la protesta dei genitori

Tempo pieno, si allarga la protesta dei genitori Preoccupa l'incertezza della scuola pubblica. Protesta alle elementari di Villazzano LA RIFORMA MORATTI di Rinaldo Cao TRENTO. A pochi giorni d...

10/01/2004
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Tempo pieno, si allarga la protesta dei genitori
Preoccupa l'incertezza della scuola pubblica. Protesta alle elementari di Villazzano
LA RIFORMA MORATTI

di Rinaldo Cao

TRENTO. A pochi giorni dal termine per le iscrizioni alle elementari, il 24 gennaio, non è ancora noto quali saranno le conseguenze della riforma Moratti sui bambini che hanno scelto il tempo pieno nelle scuole che non hanno aderito al protocollo Provincia - Ministero e che sono il 30% del totale. Perderanno ore o insegnanti?
Dalle elementari di Villazzano, la protesta dei genitori.
A creare ulteriori incertezze c'è il fatto che il decreto attuativo della riforma della scuola, nel primo ciclo, non è arrivato in tempo utile per far sapere ai genitori che cosa succederà il prossimo anno scolastico. Il decreto era atteso per dicembre, invece ancora nulla: "Sapere esattamente che cosa ti offre la scuola", sostiene la Cgil che ha già bollato come classista la riforma "ci pare il minimo che si possa garantire ai genitori". Invece il decreto attuativo è ancora in alto mare, tra polemiche e proteste delle regioni alle quali il ministro vorrebbe scaricare i maggiori costi che deriverebbero dalla scelta di mantenere in piedi il tempo pieno. Insomma cancellato dalla riforma Moratti il tempo pieno potrebbe rientrare dalla finestra, ma a carico dell'ente locale e non più dello Stato.
In questo altalenante quadro di riferimento, dove l'unica certezza è che la scuola ha deciso di fare un passo indietro nella formazione dei giovani, con il tempo scuola ridotto a 27 ore più tre facoltative, il disorientamento sembra essere il sentimento più diffuso tra i genitori: "Le varie possibili ipotesi di cambiamento nell'organizzazione scolastica - scrivono i genitori della scuola elementare di Villazzano in un documento inviato alla preside Baldessarri - sia come tempo scuola che come curriculum, destano allarme in chi ha figli che hanno già iniziato un percorso scolastico liberamente scelto dalle famiglie".
"Siamo perplessi - proseguono i genitori della scuola elementare di Villazzano - di fronte all'incertezza su cui si stanno gettando le fondamenta della crescita culturale e sociale dei nostri figli".
Concretamente, dal momento che dalla riforma non si torna più indietro, almeno su tre temi i genitori di Villazzano sperano di essere ascoltati prima che la legge Moratti vada a pieno regime e impedisca qualsiasi cambiamento.
Le richieste, avanzate alla preside dai genitori, si propongono di ottenere in primo luogo "La salvaguardia degli alunni delle attuali classi prime da eventuali repentini cambiamenti nell'organizzazione della loro giornata scolastica", in secondo luogo di "evitare, nei limiti di legge, che i bambini perdano ore curriculari a favore di ore opzionali facoltative, che rischiano di trasformare la scuola in un baby sitting e gli insegnanti in amabili animatori", infine richiedono di poter ancora "considerare il tempo mensa ed il relativo intervallo, come tempo importante per la crescita sociale dei bambini, per quella educazione alla convivenza che vuol essere un fiore all'occhiello della riforma".
La conclusione dei genitori ha un sapore amaro: "Temiamo che la riduzione delle ore curriculari annuali e le complicazioni della gestione della mensa e degli intervalli possano spingere le famiglie a ripiegare su una scelta di scuola privata, non conveniente da nessun altro punto di vista".