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Corriere di Romagna-Barricate contro la riforma Moratti

giovedì 27 marzo 2003 Edizione di: CESENA Barricate contro la riforma Moratti CESENA - Legge Moratti: la scuola torna indietro di mezzo secolo! Questa l'opinione dei Ds, riuniti la ...

27/03/2003
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Corriere di Romagna

giovedì 27 marzo 2003 Edizione di: CESENA
Barricate contro la riforma Moratti
CESENA - Legge Moratti: la scuola torna indietro di mezzo secolo! Questa l'opinione dei Ds, riuniti la settimana scorsa a Palazzo del Ridotto per discutere sul futuro della scuola italiana. Titolo della conferenza: 'Una primavera per la scuola pubblica'. Ciò implicherebbe un risveglio, una rinascita, ma l'assessore alla Pubblica istruzione Daniele Gualdi parla di 'dormiveglia, perché non si è agito prontamente e subito per contrastare la legge Moratti'. Esponenti importanti della Quercia, invitati dalla sinistra giovanile cesenate: Mariangela Bastico (assessore alla Scuola, formazione e università della Regione Emilia Romagna), Andrea Ranieri (responsabile nazionale Ds, istruzione e formazione), Fulvio Ramponi (responsabile risorsa scuola, unione regionale Ds Emilia Romagna), Daniele Gualdi (assessore alla Cultura e pubblica istruzione del Comune), coordinati dal segretario della sinistra giovanile di Cesena Simone Zignani. E' emersa una linea di pensiero comune: la legge Moratti propone una scuola selettiva che riduce in maniera indegna l'obbligo scolastico (è il primo caso della storia - ha dichiarato Ranieri - di riduzione dell'obbligo scolastico), anticipa le scelte, separa nettamente l'istruzione dalla formazione professionale e ripropone la rigida segmentazione dei vari ordini di scuola, causa di discriminazioni e perdite di potenziali allievi produttivi. L'intento della riunione era partire da una protesta per presentare una proposta concreta attuata dalla Regione. E' infatti in dirittura d'arrivo una legge scolastica regionale non alternativa a quella statale targata Moratti, ma integrativa per garantire il diritto all'apprendimento e alla formazione a tutti, nessuno escluso, fino alla maggiore età, garantendo una formazione continua. Il governo è stato accusato di mancanza di chiarezza e spazio per il dibattito sul varo della legge Moratti. Molta fretta e tanta improvvisazione - è il giudizio emerso nell'incontro - Ed è mancata anche la copertura finanziaria, per cui occorre un altro passaggio al Senato. Tanta la 'carne al fuoco' contro la nuova legge statale, ma soprattutto propositivo è stato l'intervento della Bastico: 'La legge Moratti renderà il sistema scuola più povero, con meno risorse e meno docenti. Ricordiamo che oggi assistiamo ad una crescita notevole del numero degli studenti, soprattutto in Emilia Romagna, e che il rapporto tra docenti e studenti potrebbe essere circa di 1 a 28. Non vengono, inoltre, considerati gli studenti stranieri (sono in media il 6,7%), ai quali non è dato avere insegnanti dedicati a una mediazione linguistica e culturale. La legge regionale a cui stiamo lavorando è già stata approvata dalla giunta e dice un rigoroso no alla regionalizzazione dell'istruzione. Punta al rafforzamento e alla qualificazione della scuola in Emilia Romagna, affermando la visione del 'non uno di meno', cioè nessuno deve permettere l'abbandono della scuola di neppure uno studente. Già i dati al riguardo oggi non sono positivi: la media nazionale degli studenti che abbandonano la scuola è del 33%, in Emilia Romagna del 10%'. L'obiettivo dovrebbe essere abbassare questi numeri. Netta contrapposizione anche riguardo la scelta troppo precoce e definitiva che lo studente deve fare sul suo futuro a soli 13 anni: indirizzarsi al lavoro o allo studio. Parole d'ordine, quindi, sono integrazione, opportunità, partecipazione. Invito finale dei Ds: 'Sostenere un movimento politico che dia la speranza di cambiare un sistema che porta all'arretramento'.

sda