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Obiettivo del progetto ridefinire percorsi formativi di materne e elementari. I sindacati: per ora è un fallimento Scuola, la sperimentazione piace agli insegnanti Soddisfatti i docenti d...

06/12/2002
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Corriere della sera

Obiettivo del progetto ridefinire percorsi formativi di materne e elementari. I sindacati: per ora è un fallimento

Scuola, la sperimentazione piace agli insegnanti

Soddisfatti i docenti dei 25 istituti lombardi: ottimi risultati anche grazie alla collaborazione dei genitori

MILANO - Siamo già in clima di verifica dei risultati del Progetto nazionale di sperimentazione scolastica voluto dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, come anticipazione della riforma che sta seguendo l'iter parlamentare per l'approvazione. Gli obiettivi della Sperimentazione, cominciata a settembre, dovranno tracciare le basi della nuova scuola materna ed elementare. Ma sono anche mezzi per ridefinire gli itinerari formativi, le modalità di valutazione dell'apprendimento e i percorsi di accompagnamento dell'evoluzione della personalità dei bambini delle materne e dei ragazzi delle elementari. La novità riguarda soprattutto la possibilità di tracciare piani di studio e di apprendimento per ciascuno dei "piccoli allievi", oltre all'introduzione dell'informatica e della lingua inglese. Altro obiettivo è anticipare l'iscrizione scolastica di un anno per i bambini che compiranno tre e sei anni entro la fine di febbraio prossimo. Anticipando l'iscrizione di un anno nell'accesso alla scuola i giovani si troveranno "diplomandi" a 18 anni e non più a diciannove.
La sperimentazione scolastica in Lombardia interessa 25 scuole, di cui nove a Milano. Secondo la Cgil Scuola regionale, la scelta delle sedi sperimentali non è stata felice: "Ben otto scuole sono non statali e la maggior parte delle statali è in paesi della provincia, come nel caso di Pavia, Lecco, Mantova, Bergamo e Como. Le scuole scelte nei capoluoghi sono molto poche e in qualche caso mancano intere province. A Brescia c'è solo una scuola non statale e poi c'è da aggiungere l'esito negativo delle iscrizioni anticipate. E' stato un fallimento, le famiglie non hanno assolutamente risposto in senso positivo".
Di parere diverso i dirigenti scolastici delle scuole sperimentali. A Varese, la direzione didattica dell'istituto di via Morandi sperimenta con sei prime elementari, sette sezioni di materna e tre soli bambini con iscrizione anticipata. Elena Vaj, direttrice della scuola, racconta di aver creato un nuovo ambiente di apprendimento con i laboratori d'inglese e di informatica: "Anche i genitori sono nello staff di progetto". A Porto Ceresio sono coinvolte due sezioni di materna e tre prime elementari. Tre le iscrizioni anticipate. Salvatore Merlino, direttore didattico, è molto soddisfatto e tutto procede bene.
A Como Lago (Comuni di Torno e Blevio), nove maestre seguono la sperimentazione con contributi dei genitori. In questo istituto comprensivo, come nella elementare paritaria di Adro (Brescia), la sperimentazione scorre su un lavoro già iniziato nel 2001. Ad Adro, gli insegnanti hanno seguito un corso di formazione. Giannina Balduzzi, preside del comprensivo di Rivanazzano (Pavia), dice: "Qui collaborano docenti, genitori e Comune. Si sperimenta in 5 classi con 85 bambini".
Franz Foti

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