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Gazzetino-Veneto-SCUOLA: PROTESTA CHE DOBBIAMO TUTELARE

SCUOLA: PROTESTA CHE DOBBIAMO TUTELARE di LUIGI ROSSI* Non ci stupiscono più le affermazioni e le analisi storiche del dott. Martinelli, non sono una novità, le ha ripetute in più di un'occ...

08/02/2003
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Il Gazzettino

SCUOLA: PROTESTA CHE DOBBIAMO TUTELARE
di LUIGI ROSSI*
Non ci stupiscono più le affermazioni e le analisi storiche del dott. Martinelli, non sono una novità, le ha ripetute in più di un'occasione, del resto non siamo tra coloro che ritengono che un alto dirigente dello Stato, responsabile dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, debba esprimersi solo su ciò che gli compete e per le funzioni assegnate d'ufficio.
A differenza del dott. Martinelli noi rivendichiamo questo diritto anche per i Dirigenti scolastici che non la pensano come lui e diversamente da molti esponenti dell'area politica governativa (a cui Martinelli fa riferimento) che pensano invece che i giudici non possano esprimere delle opinioni come cittadini, noi restiamo convinti che la dialettica sia il sale della democrazia e la rivendichiamo sempre anche per coloro che "forzano politicamente" il loro ruolo istituzionale (come succede spesso al dott. Martinelli).

Per quanto riguarda le esternazioni del dott. Martinelli in merito alle occupazioni studentesche siamo al solito ritornello: le occupazioni sono una "moda" e vanno considerate comunque una perdita di tempo e se oggi mettono in discussione l'operato del Ministro e mettono in discussione l'ordine costituito vanno punite severamente.

Non saremo certamente noi i paladini della difesa della ritualità di alcuni appuntamenti, ma sarebbe stupido ignorare il disagio reale nei confronti di un sistema formativo incapace nei contenuti e nelle forme di intercettare le richieste di una parte del mondo giovanile.

Se poi pensiamo all'accelerazione del progetto di devastazione della scuola pubblica statale attuata con le politiche del governo Berlusconi (basta vedere l'ultima finanziaria) allora diciamo chiaramente che il compito che ci compete è quello di tutelare e garantire la protesta pacifica e democratica di chi si oppone ad un disegno che colpisce il diritto all'istruzione e alla formazione.

Perché mai si dovrebbe stare zitti e buoni quando la costruzione di un sistema "duale" porterà il nostro sistema formativo indietro di cinquant'anni (neanche più in linea con le esigenze di questo modello del mercato di lavoro) e introdurrà pesanti elementi di divisione sociale: lo studio per i "meritevoli" (e ricchi...) e il lavoro (dequalificato...) per tutti gli altri?

Perché mai si dovrebbe stare zitti quando si tagliano gli organici del personale docente amministrativo e ausiliario e si diminuisce il tempo pieno e il tempo prolungato e si azzera l'esperienza dell'educazione agli adulti?

Perché mai si dovrebbe star zitti se il governo aumenta gli stanziamenti alle scuole private e diminuisce le risorse alle scuole pubbliche impedendo l'acquisto del materiale necessario alle lezioni e il pagamento delle ditte di pulizie?

Perché mai dovremmo tacere quando diminuiscono le risorse e si taglia l'organico docente che deve garantire l'inserimento degli alunni portatori di handicap e si costringono i lavoratori "esonerati per motivi di salute" a rientrare in servizio?

Ma su tutti questi problemi il dott. Martinelli non si esprime e assiste "impotente" al declino della scuola pubblica veneta, si preoccupa tanto delle occupazioni degli studenti e nel contempo coerentemente con l'indicazione ministeriale, interpreta il suo ruolo come garante delle sollecitazioni al risparmio "imposto" da Roma.

In questo scenario il vero "scandalo" è che a Novembre le scuole veneziane sono state occupate "solo" dagli studenti. In quelle occupazioni ci dovevano essere i genitori, i docenti i rappresentanti degli enti locali (a cui sono stati tagliati i fondi...) e tutti i lavoratori che hanno capito che il declino della scuola pubblica e del sistema formativo sarà anche il declino economico del nostro Paese. Come Cgil quindi noi riteniamo che i diritti e quello all'istruzione e formazione è di primaria importanza, siano da sostenere e difendere e per questo organizzeremo per il 12 aprile la più grande manifestazione nazionale a Roma in difesa della scuola pubblica statale.

Ci auguriamo che per dare un dispiacere al dott. Martinelli quel giorno migliaia di studenti veneziani, vengano a Roma, insieme a noi, ai lavoratori, ai genitori e ai docenti per difendere la scuola pubblica e quel diritto allo studio che dovrebbe essere "il compito principale"... (come sostiene sempre nelle interviste...) del dott. Martinelli.

*segreteria provinciale

Cgil scuola