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Giornale di Calabria-Lunedi' 24 marzo attivita' didattica a forte rischio nelle scuole italiane

Roma. Lunedi' 24 marzo attivita' didattica a forte rischio nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Ad indire una giornata di sciopero generale di tutto il personale docente e ata sono st...

23/03/2003
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Il Giornale di Calabria

Roma. Lunedi' 24 marzo attivita' didattica a forte rischio nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Ad indire una giornata di sciopero generale di tutto il personale docente e ata sono stati infatti Cgil Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Unicobas Scuola, Cobas Scuola e Cub Scuola. In pratica, tutte le piu' rappresentative organizzazioni sindacali di categoria: decise a chiedere l'immediata ripresa delle trattative per il contratto (scaduto da 14 mesi), piu' risorse e investimenti, salvaguardia dell'occupazione e riduzione del lavoro precario. Ma anche per ribadire il loro no alla guerra in corso in Iraq. Oltre a chiedere precise garanzie sul funzionamento della scuola pubblica, Cgil, Cisl, Uil e Snals rivendicano la rapida chiusura del contratto, la disponibilita' di tutte le risorse economiche gia' stanziate dal governo, la certezza del ruolo della contrattazione, la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni ferme al 2001, la valorizzazione della professionalita' del personale. Per tutto lunedi' sono previste manifestazioni regionali e provinciali, presidi e sit-in presso i Centri servizi amministrativi. No deciso alla riforma Moratti, invece, da Unicobas, Cobas e Cub. L'Unicobas, in particolare, contesta il ritorno al maestro prevalente con il conseguente taglio di decine di migliaia di cattedre, la trasformazione delle scuole dell'infanzia in succursali degli asili nido, il 'salto nel buio' dell'addestramento professionale, l'istituto dello 'studente in affitto'. L'appuntamento e' per le 9,30 in viale Trastevere, davanti al ministero dell'Istruzione: alla manifestazione aderiscono anche i Cobas, che anteporranno a tutte le loro rivendicazioni l'opposizione alla guerra, nella convinzione che la scuola, gli studenti, i docenti e gli Ata siano contrari alle armi e all'appoggio garantito agli Usa dal governo. Sulla stessa lunghezza d'onda, il Cub, che gia' nei giorni scorsi e' sceso in piazza per protestare contro l'avvio dei bombardamenti sull'Iraq. Nel mirino del sindacato, il contratto scaduto, i tagli agli organici, la riforma Moratti, l'abbassamento della qualita' della scuola pubblica e gli stanziamenti alle private.
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