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Il Tempo-Lazio-Cgil, Uil, Cisl e Snals chiedono a De Santis una rapida verifica della sperimentazione

Cgil, Uil, Cisl e Snals chiedono a De Santis una rapida verifica della sperimentazione di ANTONELLA ALDRIGHETTI I SINDACATI della scuola hanno sollecitato ieri la direzione scolastica r...

31/05/2003
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Il Tempo

Cgil, Uil, Cisl e Snals chiedono a De Santis una rapida verifica della sperimentazione
di ANTONELLA ALDRIGHETTI

I SINDACATI della scuola hanno sollecitato ieri la direzione scolastica regionale per ottenere un incontro con il direttore Francesco De Sanctis ed impedire che i singoli istituti scolastici gestiscano autonomamente le direttive della legge di riforma Moratti senza indirizzi comuni a tutta la penisola.
La direzione scolastica regionale del Lazio con una comunicazione di servizio del 10 aprile scorso, inviata ai dirigenti scolastici, ha dato indicazioni sulle struttura e modalità organizzative dei corsi di prima formazione e informazione sulla riforma ai fini del suo avvio nel prossimo anno scolastico.
In questi giorni i collegi dei docenti saranno tenuti ad elaborare un prigramma annuale della formazione conforme all'attuazione del Piano d'offerta formativa (Pof), ma, secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals questo potrà difficilmente essere realizzato nelle scuole a meno che non si apporti una modifica legata alla legge di riforma in modo unitario e non su singoli istituti. I temi sindacali da trattare per insegnanti e ausiliari riguardano i cambiamenti di competenze, le quote orarie di lavoro e la retribuzione. Senza escludere però anche il discorso formazione del corpo docente. "Non ci sembra né chiaro tantomeno corretto che in mancanza di un quadro di riferimento regionale le istituzioni scolastiche vengano incoraggiate ad iniziative indipendenti di qualsiasi argomento e natura come sta accadendo - spiega Vincenzo Alessandro della Cisl Lazio - su questo fronte siamo compatti e abbiamo inviato a De Sanctis una lettera aperta a fine di ottenere al più presto un incontro".
Da analizzare sul piano pratico anche la ripartizione dei fondi necessari all'avvio della riforma scolastica. Ultima istanza anche la richiesta di una verifica puntuale della sperimentazione avviata l'anno scorso, compreso l'anticipo degli ingressi alle elementari dei bimbi di 5 anni e mezzo che, per il prossimo, diverrà prassi e investirà ogni giovanissimo utente.