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Molise. La scuola ha perso 440 posti di lavoro

Sorella: «A rischio c'è la sicurezza dei ragazzi, specie i più piccoli»

20/05/2013
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Il Tempo

Deborah Di Vincenzo

CAMPOBASSO Tagli imposti dal governo centrale e calo de - mografico: nella scuola molisana, negli ultimi cinque anni si sono persi 440 posti di lavoro. Personale amministrativo e tecnici in affanno e collaboratori scolastici alle prese con mille difficoltà, perché costretti a salti mortali per tentare di continuare a garantire il servizio. Ma non è facile, visto che diventa sempre più complicato vigilare sugli alunni, sbrigare le pratiche in segreteria e anche effettuare lavori di manutenzione. E a rischio c'è anche la sicurezza dei ragazzi, specie quelli più piccoli, per via della carenza di personale. Tagli continui dal 2008, quando la scuola poteva contare su 1823 Ata. Mentre il prossimo anno in il servizio scolastico dovrà essere assicurato da 1383 impiegati. Sul piede di guerra i sindacati che si dicono pronti a forme di protesta eclatanti, perché tra dirigenze soppresse, formazioni di pluriclassi e perdita costante di posti di lavoro, garantire l' offerta formativa è sempre più complicato. «Solo l'impegno del personale e la sua professionalità - ha detto in merito il segretario della Cgil Sergio Sorella - , hanno evitato la paralisi del sistema d'istruzione regionale. Il dimensionamento, le innovazio - ni tecnologiche e gli impegni connessi all'autonomia scolastica hanno cambiato il lavoro Ata. Pertanto i criteri di attribuzione degli organici vanno profondamente ripensati perché anacronistici rispetto alla reale situazione delle scuole. È urgente stabilizzare in organico di diritto le quote attribuite a luglio in organico di fatto». E poi c'è il problema delle mancate immissioni in ruolo per il personale amministrativo. «Una vera e propria discriminazione sociale - tuona Sorella - . Questo penalizza pesantemente i lavoratori sotto il profilo contrattuale (ferie, retribuzione durante la malattia) ma, cosa che è ancora più grave, comporta il loro licenziamento al termine delle lezioni e cioè il prossimo 9 giugno, mentre il termine va stabilito secondo la tipologia del posto occupato (30 giugno o 31 agosto) al fine di non penalizzare ulteriormente i lavoratori. Ciò significa decurtazione di salario e del punteggio spettante». Intanto un altro anno scolastico volge al termine e questi mesi trascorsi non sono bastati neppure a risolvere il problema del dimensionamento. E per questo, da settembre, ai 43mila studenti molisani, salvo miracoli, spetteranno 54 istituzioni scolastiche autonome. Attualmente ce ne sono 82. Il taglio è particolarmente pesante, perché la provincia di Campobasso potrà contare su 40 scuole autonome, mentre ad Isernia ne rimarranno solo 14. Ma se si è arrivati a questo punto un motivo c'è. Per i sindacati responsabile della situazione è la Regione, che da tre anni non interviene sul dimensionamento. Intanto il Miur non ha assegnato i posti di dirigente scolastico rimasti liberi. Questo significa che 25 istituti hanno un dirigente scolastico reggente, che deve occuparsi di due istituti. Stessa sorte è toccata ai direttori dei servizi (ex segretari), anche loro reggenti in più scuole. Da qui l' ap - pello al nuovo governatore Frattura ad attivarsi in tempi brevi.