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La Sicilia-Il personale Ata chiede garanzie per l'occupazione

Il personale Ata chiede garanzie per l'occupazione Anche il personale Ata chiede l'attivazione delle misure necessarie per ottenere precise garanzie occupazionali. E' quanto emerso alla confere...

02/02/2003
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La Sicilia

Il personale Ata chiede garanzie per l'occupazione

Anche il personale Ata chiede l'attivazione delle misure necessarie per ottenere precise garanzie occupazionali. E' quanto emerso alla conferenza regionale della categoria, tenutasi a Ragusa presso la sala Avis di via della Solidarietà, in cui è stata sottolineata come priorità indispensabile l'esigenza di arrivare in tempi brevi al rinnovo contrattuale unico della scuola. Lo sciopero generale, previsto per il 15 febbraio prossimo, ne sottolineerà l'importanza. La proposta di piattaforma contrattuale, illustrata dal responsabile regionale Ata, Vittorio Di Gangi, ha messo in evidenza, ta l'altro, la necessità di un inquadramento economico del personale proveniente dagli Enti pubblici. Si è parlato, inoltre, dello sblocco dei corsi-concorsi per i collaboratori scolastici per l'accesso alle qualifiche superiori.
Indispensabile altresì l'istituzione, per ogni unità scolastica, della figura del Coordinatore amministrativo e del Coordinatore tecnico; la ridefinizione del ruolo del Direttore dei servizi generali ed equiparazione economica agli altri dirigenti pubblici; la revisione dei profili professionali degli assistenti tecnici. La conferenza si è chiusa con l'intervento della responsabile nazionale Ata-Cgil, Anna Maria Santoro, la quale ha confermato l'impegno del sindacato ad aprire subito la trattativa col Ministro Moratti per il rinnovo contrattuale sapendo, però, che le risorse previste nella finanziaria sono assolutamente inadeguate. "Anche in provincia di Ragusa - ha affermato Di Gangi - sappiamo che la questione interessa da vicino centinaia di unità. L'obiettivo da raggiungere è quello della ripresa delle trattative affinchè il nuovo contratto possa essere redatto in tempi brevissimi".
G. L.