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Mantova. I carabinieri in provveditorato. Sul caso precari indaga la procura

I militari hanno acquisito la documentazione sull’esclusione dalle convocazioni per le supplenze. Iniziativa dopo l’esposto del legale di una parte dei docenti. Via Cocastelli propone l’accordo ai prof.

09/09/2012
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Gazzetta di Mantova

L’esclusione dal conferimento delle supplenze annuali non riguarda le altre centinaia di precari che hanno fatto ricorso attraverso Cgil, Cisl e Snals e su cui il giudice deve ancora pronunciarsi. La sola Cgil scuola ha patrocinato 198 ricorrenti. «Fino a quando non ci saranno sentenze non ci saranno ripercussioni sugli incarichi annuali e a tempo indeterminato di docenti e personale Ata che ha partecipato alla vertenza promossa dal nostro sindacato» spiega una nota della segretario di Flc Cgil, Donata Negrini. L’organizzazione ha indetto per il 12 , alle 17, un’assemblea del personale interessato nella sala Motta della Camera del lavoro a cui parteciperanno i legali del sindacato. Intanto la Flc lombarda parla di «grave atto discriminatorio nei confronti dei vincitori del ricorsi» e annuncia una diffida verso l’amministrazione scolastica.
di Nicola Corradini La Procura che manda i carabinieri negli uffici del provveditorato (ma non ci sono ipotesi di reato), telefonate dal ministero in via Cocastelli per trovare una soluzione, comitati precari di tutta Italia che mandano messaggi di solidarietà ai colleghi mantovani esclusi dalle graduatorie per le supplenze a causa di una sentenza favorevole allo loro richiesta di risarcimento per tutti gli anni di lavoro a tempo determinato svolto nelle scuole. È stata una giornata campale per la pubblica istruzione mantovana, conclusasi nel primo pomeriggio con la nuova convocazione per l’assegnazione dei posti annuali (martedì, mercoledì e giovedì al Vinci) e la proposta di accordo bonario – che non piacerà a tutti – con i docenti esclusi dalle graduatorie. Nemmeno ai tempi delle interminabili trattative e vertenze sugli organici di fatto e dei blocchi degli scrutini si era arrivati a situazioni caotiche come questa, con oltre cento supplenti paradossalmente penalizzati per una sentenza che, in realtà, riconosceva il loro diritto ad essere risarciti dallo Stato. Con l’aggravante che tutto questo avviene a pochi giorni dalla prima campanella del nuovo anno scolastico, con gli istituti che hanno bisogno di coprire i posti in cattedra. Andiamo con ordine. La Procura ha aperto un’indagine sull’esclusione degli oltre cento precari, tra insegnanti e personale non docente, dalle convocazioni di mercoledì scorso nell’aula magna del Bonomi Mazzolari (poi sospese) per l’assegnazione delle supplenze annuali. Ieri mattina i carabinieri si sono presentati in borghese attorno alle 9,30 alla portineria del Provveditorato per acquisire tutta la documentazione. La Procura si è messa in moto dopo la presentazione di un esposto da parte del legale di una parte dei docenti esclusi – l’avvocato Giuseppina Coppolino – perché vincitori di una causa intentata l’anno scorso contro il ministero. Il giudice del lavoro aveva riconosciuto loro e ai colleghi che avevano fatto causa attraverso la Uil un risarcimento per il reiterato impiego a tempo determinato su posti vacanti. Di quei 150 (90 con la Uil, 60 con la Coppolino), una trentina è stata nel frattempo assunta in ruolo (e ora non corre pericoli), qualche decina è stata nominata supplente alle materne (e ai presidi è arrivata la richiesta di bloccare il contratto in attesa di chiarimenti). I rimanenti sessanta sono quelli esclusi dalla graduatoria. La vicenda ha avuto un’eco nazionale, con proteste dei comitati precari di tutta Italia e con l’Unione sindacale di base che ha chiesto l’intervento del ministro. Il Coordinamento scuola di Mantova si è detto preoccupato perché «ad essere penalizzati e colpiti siamo tutti noi precari». La Uil scuola provinciale parla di «gravissimo attacco al precariato» e informa di aver depositato «una diffida rivolta al direttore scolastico regionale Colosio e alla dirigente provinciale (il provveditore, ndr) Bianchessi ». Sostiene la Uil che il direttore Colosio «è andato al di là di quanto dichiarato dallo stesso giudice». Solidarietà ai precari anche dalla segretaria provinciale del Prc, Rita Scapinelli.