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Mess.Veneto-Immigrati in aula, il record nel Pordenonese

I dati del censimento provinciale elaborato dalla Cgil. I problemi d'integrazione determinati dalla scarsità dei finanziamenti disponibili Immigrati in aula, il record nel Pordenonese ...

08/01/2004
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MessaggeroVeneto

I dati del censimento provinciale elaborato dalla Cgil. I problemi d'integrazione determinati dalla scarsità dei finanziamenti disponibili
Immigrati in aula, il record nel Pordenonese
Il 7,06 per cento degli studenti non è italiano. Rappresentate ben 76 nazionalità
Il 28,2% delle presenze è concentrato nel capoluogo, il 71,98% nei centri minori


Stranieri in aula a quota 2 mila 315, pari al 7,06 per cento nel censimento provinciale ufficioso di Cgil scuola agli sgoccioli del 2003. Il mondo a scuola nel Pordenonese aumenta di qualche decimo rispetto al sondaggio ufficiale sull'annata 2002-2003, rubricato dal ministero dell'Istruzione al 6,44 per cento, con 76 cittadinanze diverse e un rapidissimo cambiamento che, da un mese all'altro, impenna i tassi di presenze nelle aule del nostro Paese.
I "plus" dell'interculturalità nelle 49 scuole della provincia? L'identikit del ministero dà la percentuale di stranieri al 71,98 nelle aree periferiche e il 28,2 a Pordenone-centro. Spia lampante di un modello di società multiculturale policentrico e "diffuso", come dicono i sociologi, con poli di attrazione nelle piccole città e nei paesi. Lo Stato più rappresentato è l'Albania, con il 28,11 per cento. L'incidenza degli alunni stranieri ogni 100 è nelle materne pari all'8,20, per le elementari dell'8,25, cala al 6,44 nelle medie e scivola al 2,40 per le superiori.
Zoom sugli istituti secondari di secondo grado per cogliere le preferenze degli studenti non italiani: il 56,52 per cento sceglie gli istituti professionali, quelli tecnici il 23,67 e per i licei la minoranza del 19,81. Modello "mix" di cittadinanze nelle aule delle superiori: Albania al 29 per cento, ex-Yugoslavia oltre il 10, Romania a quota 7,23, Marocco sul livello 4,48, poi Cina all'uno e 54 ed Equador allo zero e 23.
La ricerca di Cgil scuola provinciale sposta invece in avanti le percentuale per elementari e superiori: nell'area dell'istruzione primaria gli stranieri raggiungono il 9,5, nelle medie inferiori arretramento leggero al 5,7 e nelle superiori il 3,71.
Una asimmetria numerica tra la sonda lanciata dal Miur e quella del sindacato provinciale spiegabile per almeno tre variabili: il fattore tempo (quasi impossibile elaborare i dati in tempo reale e la fotografia statistica è sempre a rapido invecchiamento), la forte mobilità delle famiglie straniere, le iscrizioni aperte tutto l'anno in ogni ordine e grado di scuola per gli allievi di cittadinanza non italiana.
Gli istituti più "united colors" del Pordenonese? Il circolo didattico di Prata con 104 bambini stranieri (record assoluto, il primo circolo di Pordenone con 127 iscritti), 112 a Sacile, 103 a Spilimbergo (forte la comunità in arrivo dal Burkina-Faso), 82 a Cordenons. Tra gli istituti comprensivi non ha rivali quello di Pasiano con 96 alunni extracomunitari, tallonato da Azzano Decimo a quota 89. Le medie inferiori in provincia concentrano all'"Ungaretti" di Prata 49 allievi con cittadinanza straniera (primato per la "Pasolini" di Pordenone con 76), e una quarantina alla "Partenio" di Spilimbergo. Per le superiori (esclusi i casi al top dell'Ipsc "Flora", Ipsia "Zanussi" e dell'Iti "Kenedy" di Pordenone con 66, 63 e 37 studenti in arrivo dal mondo) svettano a parimerito con 27 iscritti l'Ipsia di Brugnera e il liceo "Pujati" di Sacile. Unico caso di tasso zero al liceo scientifico "Le Filandiere", a San Vito al Tagliamento.
Primato nazionale nel Nord-Est di studenti stranieri con la concentrazione del 5,29 per cento, mentre il paesaggio multiculturale della scuola italiana aumenta di 50 mila unità nell'ultimo anno (+ 28 per cento), con il 2,96 di percentuale totale di immigrati spalmati sull'utenza complessiva (3 ogni cento alunni) e traducibili in 232 mila 766 banchi "a colori" (erano poco più di 32 mila nel 1992-93). Due allievi su tre sono nelle scuole del Nord (189 le cittadinanze) e 90 mila professano religione musulmana.
In Friuli Venezia Giulia il record alla provincia di Pordenone, che brucia le classifiche, inseguita da Trieste, Udine e Gorizia. Diversità e disomogeneità numeriche sono da mettere in conto da plesso a plesso nei circoli didattici e tra le sedi degli istituti comprensivi provinciali, ma per la statistica i dati complessivi fanno cronaca e geografia umana. (c.b.)