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Messaggero Veneto-I buchi nei conti della scuola

Fine anno tormentato anche negli istituti del Friuli Occidentale per la mancanza di risorse finanziarie I 'buchi' nei conti della scuola Maturità a rischio, precari senza soldi, tagli degli 'ata' ...

28/05/2002
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MessaggeroVeneto

Fine anno tormentato anche negli istituti del Friuli Occidentale per la mancanza di risorse finanziarie
I 'buchi' nei conti della scuola
Maturità a rischio, precari senza soldi, tagli degli 'ata'

Avanti adagio, per la scuola: le riforme, le svolte epocali per il pianeta educazione e le promesse a docenti, studenti e Ata fatte qualche mese fa e ora finite in un braccio di ferro sindacati-ministero.
Contratto. Scaduto a dicembre il vecchio patto di lavoro, docenti e Ata hanno scioperato a più riprese sotto le bandiere unite a singhiozzo dei confederati Cgil-Cisl-Uil, Snals, Gilda, i duri e puri Cobas-Unicobas-Cub, ma la 'magna Charta' del lavoro per il prossimo quadriennio 2002-2005 è solo virtuale, anche dopo l'accordo del 4 febbraio per il recupero inflativo in busta paga, pari a 109 euro medie pro capite. Chi tiene la contabilità della politica scolastica profetizza il nuovo patto a fine 2002, intanto confederali, Snals e Gilda sventolano le piattaforme e reclamano lo stanziamento di 19 mila miliardi in risorse per la scuola e salari europei per gli insegnanti. Di sicuro, con gli attuali mille e 100 euro medi di stipendio docente si vede l'Europa con il cannocchiale dei miraggi.
Precariato. Non si estingue la piaga sociale e professionale dei supplenti storici, in aumento nelle graduatorie permanenti provinciali (intorno ai mille 8000 soltanto gli abilitati) e in quelle di istituto. La capacità di assorbimento occupazionale della scuola nazionale conteggia ufficiosamente a 100 mila i posti vacanti per docenti e Ata, a livello provinciale potrebbero essere oltre 600. Ma il contagocce della Finanziaria 2002 ha diluito le cattedre-spezzoni e aumentato i giorni di assenza dei titolari necessari alla nomina del supplente. Meno posti disponibili per le nomine in ruolo e annuali da assegnare entro fine luglio? A giugno le tabelle ministeriali delle cattedre concesse risolveranno l'enigma del futuro, anche per chi fa il supplente da 18-20 anni nel Pordenonese.
Riforma. La scuola cambia, ma quando e come con l'annunciata riforma dei cicli, non è certo. Il ministro dell'Istruzione Moratti ha definito probabile la riapertura delle iscrizioni in estate, per l'anticipo della frequenza da settembre nelle scuole materne ed elementari dei bambini di 2 anni e mezzo e 5 e mezzo, ma le strutture e gli organici docenti attuali, come renderanno possibile il primo scampolo di riforma?
Esame di Stato. Un buco da 40,24 milioni di euro non permette al Miur di ottimizzare i compensi di commissari e presidenti (oltre 600 nel Pordenonese, al lavoro dal prossimo 17 giugno) nè di liquidarli entro luglio (forse il saldo delle commissioni nell'estate 2003 ?). Oltre il danno, la beffa e già i Cobas hanno anticipato per protesta un avvio degli esami burrascoso e all'insegna della mobilitazione a oltranza. Il rischio di esami bloccati dalla protesta dei docenti-commissari, imbufaliti contro un trattamento che da sottopagato che era rischia di ridursi a zero, turba più i sonni dei candidati del timore dell'esame stesso, addomesticato dal fatto che nell'edizione 2002 della maturità gli esaminatori sono tutti docenti di classe. Ma con i commissari in forfait, tanto liscia non andrà.
Questione Ata. Afflitto dal complesso professionale 'di Cenerentola', per la poca considerazione che il ministero dell'Istruzione sembra tributare, il comparto degli ausiliari-tecnici-amministrativi della scuola è bloccato sul fronte degli organici. L'incertezza sul numero dei posti (peraltro non dovrebbe subire riduzioni rispetto all'esistente), stoppa la pubblicazione dei trasferimenti e del concorso '24 mesi' per i precari provinciali. Gli Ata rivendicano ulteriori tutele professionali e salariali, perchè se l'autonomia ha portato ai dirigenti maggiori responsabilità ma anche un contratto di circa 3 mila euro mensili, per bidelli e assistenti amministrativi o tecnici è soltanto aumentato il carico di lavoro.
C.B.