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Messaggero Veneto-Profili professionali Sondaggio della Cgil tra gli Ata

Profili professionali Sondaggio della Cgil tra gli Ata Test per almeno 700 Ata sullo stato del lavoro. Somministra la batteria di 38 quesiti a un campione destinato ad allargarsi il ...

07/09/2002
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MessaggeroVeneto

Profili professionali Sondaggio
della Cgil tra gli Ata

Test per almeno 700 Ata sullo stato del lavoro. Somministra la batteria di 38 quesiti a un campione destinato ad allargarsi il sindacato Cgil scuola. "Il nostro obiettivo è rilevare i dati più reali e oggettivi possibili sulla formazione, sull'organizzazione e sullo stato del lavoro di ausiliari, amministrativi e tecnici nelle scuole del Pordenonese '#8212; annuncia il responsabile della consulta Ata Adriano Zonta '#8212;. Una verifica sull'utilizzo di questa importante fetta del personale rispetto al piano dell'offerta formativa degli istituti, perché nella nostra idea di scuola crediamo al protagonismo degli Ata, anello di congiunzione necessario alla qualità totale del servizio educativo".
Mitragliata di domande per dare ragione di "come valuti la collaborazione con i docenti?", oppure "come sono i rapporti con il dirigente e il direttore dei servizi amministrativi?"; e ancora: "ritieni rispettate le norme sulla sicurezza nel tuo istituto?" e "quali sono i problemi del lavoro?". Sono gradite anche proposte e segnalazioni in appendice al test o suggerimenti di cui Cgil scuola farà tesoro. "Gli Ata sono 1.200 in provincia, di cui almeno 800 iscritti al nostro sindacato '#8212; dice Zonta '#8212; e vogliamo centrare i bisogni di una categoria spesso svilita e umiliata dalla gerarchia scolastica. L'appuntamento del rinnovo contrattuale sarà il banco di prova del nostro obiettivo, ma si può migliorare da subito la qualità del lavoro attraverso concertazioni interne agli istituti delle rsu, oppure con l'avvio di una formazione permanente per garantire prestazioni professionali di qualità".
Strappare lo stereotipo dell'Ata 'scioperato' e ridare smalto ai profili professionali, con un'azione di pacificazione tra il personale transitato dagli enti locali (280 nel Pordenonese) e il resto della categoria da sempre nei ranghi statali