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Repubblica-Bari-Girotondo, tocca alla scuola

Sabato alle 16 in via Re David la manifestazione in difesa dell'istruzione pubblica Girotondo, tocca alla scuola "Circondiamo il Provveditorato" ANNA GRITTANI "Girogirotondo, quant'è bello...

12/04/2002
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la Repubblica

Sabato alle 16 in via Re David la manifestazione in difesa dell'istruzione pubblica
Girotondo, tocca alla scuola "Circondiamo il Provveditorato"

ANNA GRITTANI

"Girogirotondo, quant'è bello il mondo" cantano i bambini tenendosi per mano. "Girogirotondo, quanto non ci piace il mondo", dicono gli adulti da qualche tempo, sempre tenendosi per mano. Protestano, come se stessero giocando, per dire no quello che non va. Dopo i girotondi del 10 marzo per il pluralismo dell'informazione attorno alle sedi Rai, adesso è la volta dell'istruzione: scuola, università, ricerca scientifica. A Bari si protesta con un girotondo in via Re David, davanti alla sede del Csa, l'ex provveditorato al civico 178. L'appuntamento è sabato prossimo alle 16, un'ora più tardi rispetto ad altre zone d'Italia, perché qui riunirsi alle 15 è improponibile. E tra gli slogan baresi del girotondo faranno il loro ingresso anche gli ultimi protagonisti del dibattito politicoscolastico, i buoni scuola, che la Regione Puglia sta per elargire alle famiglie con un reddito non superiore ai trenta milioni di lire e che potranno essere spesi per le scuole pubbliche e per quelle private.
Così il girotondo sarà uno strumento di difesa della scuola pubblica e polemico, fortemente polemico, nei confronti della politica regionale che giro dopo giro verrà attaccata anche sul piano della formazione professionale. Tematiche squisitamente nostrane?
"Mai come questa volta i temi pugliesi sono vicini a quelli nazionali", commenta Michele Cecere, bancario, organizzatore con Giusi Giannelli del girotondo barese. Il buonoscuola del resto clona la politica di altre regioni ed esprime come non mai la linea del governo. "Con il girotondo dice Cecere si porta la gente normale a protestare, attraverso forme poco retoriche".
In pratica si parte dalla società civile, soprattutto a Bari. È decisamente orgoglioso l'organizzatore quando afferma di aver scoperto che il girotondo attorno alla Rai, opera sua anche questo, "è stato il meno politicizzato". "Rispetto ad altre città italiane la nostra è stata una manifestazione partita più dal basso".
Michele Cecere e Giusi Giannelli hanno diramato un comunicato per invitare tutti a partecipare alla "mobilitazione". Tre i punti all'ordine del girotondo: la legge delega del governo per la riforma della scuola, i tagli alla ricerca e gli interventi annunciati sull'autonomia universitaria che "costituiscono serie minacce per il sistema dell'istruzione pubblica". "La manifestazione prosegue il comunicato è motivata dall'esigenza di difendere valori e istituzioni di interesse generale: il diritto a una scuola statale pubblica, laica che offra uguali opportunità a tutti e garantisca un'istruzione di qualità". L'invito a diramare la notizia, suggerisce di utilizzare email e sms, che hanno garantito il successo della manifestazione del 10 marzo. E già arrivano le adesioni dei pugliesi, nomi ignoti, o presenti nelle cronache di questi giorni, rappresentanti sindacali, politici, docenti universitari. Ecco alcuni di coloro che tenendosi per mano, gireranno senza retorica per una scuola, una ricerca e un'università che possano sostenere al meglio la sfida col futuro: oltre agli organizzatori, ci saranno Andrea Angelini, Roberto Angelini, Marco Bronzini, Serafino Bruno, Camillo Carbonara, Pasquale Leccese, Silvia Godelli, Antonella Masi, Mimmo Mileo, Chiara Paparella, Chiara Tricarico e Maurizio Lembo. A livello nazionale i primi a girare sono gli autori di appassionati comunicati sul futuro della scuola, dell'università e della ricerca, lo scrittore Domenico Starnone, i docenti Nicola Tranfaglia e Gianni Vattimo, l'astronoma Margherita Hack.