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Repubblica-Bari-Immissioni in ruolo l'appello dei precari

Due incontri con sindacati e parlamentari Immissioni in ruolo l'appello dei precari Mobilitazione in tutta la regione, a Lecce promossa anche una raccolta di firme ...

22/01/2003
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la Repubblica

Due incontri con sindacati e parlamentari
Immissioni in ruolo l'appello dei precari
Mobilitazione in tutta la regione, a Lecce promossa anche una raccolta di firme


Il mondo del precariato scolastico urla attraverso le voci di Cgil, Cisl e Uil di Bari contro le mancate immissioni in ruolo. E chiama a raccolta i parlamentari eletti per rappresentare alla Camera e al Senato i cittadini della provincia. Nonostante le decine di migliaia di posti vacanti, la presenza di innumerevoli docenti e di Ata con le carte in regola per ottenere il contratto a tempo indeterminato, nonostante pressioni azioni e incontri, "il ministero non farà immissioni in ruolo". Un risultato definito inaccettabile dai sindacati della scuola e dai lavoratori. Ecco i motivi di due incontri con Cgil, Cisl e Uil scuola della provincia di Bari. Il primo si terrà domani alle 16,30 all'istituto tecnico "Elena di Savoia" nel Polivalente di Japigia, il secondo, con i parlamentari, si svolgerà il giorno successivo alle 11,30 nella sede della Cisl scuola, a Bari in via Carulli 69. La prima assemblea servirà per denunciare la situazione insostenibile e per aprire una vertenza per le immissioni in ruolo. Si chiederà ai precari anche la firma di un appello-denuncia da mostrare il giorno dopo ai parlamentari insieme ad un sintesi delle richieste. Lo scopo? Naturalmente avviare strategie comuni per rimuovere ostacoli di natura politica e burocratica. Questo, lo ricordiamo, è stato il primo anno nel quale non c'è stata neanche un'immissione in ruolo. Non è un caso se anche i precari di Lecce e di Brindisi si sono riuniti in assemblea per denunciare la situazione. Il Comitato insegnanti precari leccese sui grandi temi del precariato e del riconoscimento della parità del punteggio con gli specializzati della Ssis, promuove anche una raccolta di firme per una petizione. Info: corricorvilibero.it e 347.4011662.