Repubblica-Bologna-Disagio sociale handicap e ruolo della scuola

Disagio sociale handicap e ruolo della scuola
RILANCIAMO l'appello di Paolo Marcheselli, dirigente del Csa, per una scuola aperta e solidale. Un ripetuto allarme che, al crescere di forme di disagio sociale, chiede conferma e sostegno all'importante ruolo integrativo della scuola. Non solo per i 2124 alunni con disabilità e gli 8905, provenienti da altre nazioni. L'invito di Marcheselli non giunge inaspettato.
Da oltre 10 anni le famiglie di alunni con disabilità, le loro associazioni non fanno altro che evidenziare, oltre l'esteso impegno e capacità dei singoli docenti, l'aumento di elementi che minano la qualità, anche integrativa, della scuola pubblica. E' evidente che, al crescere del disagio sociale, indicato dalla Ausl per il 25% della popolazione scolastica, le norme per l'integrazione dell'handicap non possono fungere da copertura. Nè tale disagio può mettere in secondo piano o snaturare l'impegno per il superamento dell'handicap. Se quindi ci si aspetta che da tali segnalazioni sul disagio si trasformino in specifiche proposte amministrative e legislative, per l'integrazione dell'handicap è, anche verso situazioni di privilegio e corporativismo sindacale, essenziale garantire alla scuola un corpo docente e che offra professionalità e continuità. Da anni chiediamo a Regione, Provincie e Comune di Bologna un confronto su ciò con i parlamentari eletti in regione.
A seguito d'impegno del presidente della Regione Vasco Errani con la Fish, l'assessore Mariangela Bastico predisponendo tale confronto che certamente contribuirà al dibattito richiesto da Marcheselli.
(a cura di G. B. Pesce - scrivere a la Repubblica via Parmeggiani 8, 40131 Bologna, fax 051-551785, hocchio.repubblicakatamail.com)