Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Repubblica-Palermo-A scuola iscrizioni "fai da te"

Repubblica-Palermo-A scuola iscrizioni "fai da te"

Solo ieri sera la circolare esplicativa. Intanto c'è chi accetta i più piccoli e chi li rifiuta A scuola iscrizioni "fai da te" La Moratti chiarisce in ritardo, dilagano regole dive...

14/01/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Solo ieri sera la circolare esplicativa. Intanto c'è chi accetta i più piccoli e chi li rifiuta
A scuola iscrizioni "fai da te"
La Moratti chiarisce in ritardo, dilagano regole diverse
I Cobas portano a Villa Whitaker 5 mila firme a difesa del tempo pieno. E rispediscono al mittente le agende regalate dal ministero
SALVO INTRAVAIA


Alla fine, ieri sera, la circolare è partita dal ministero dell'Istruzione e ha fatto chiarezza sulle iscrizioni nelle scuole statali (c'è tempo fino al 31 gennaio). Fino al mattino, però, nelle scuole palermitane c'era un clima da iscrizioni "fai da te". Quasi tutte le elementari, medie e superiori della città avevano aperto le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Ma in un clima di estrema incertezza ogni elementare e materna si era regolata secondo il buon senso del capo d'istituto. "Siamo nella confusione più totale ? diceva in mattinata Leonardo Saguto, direttore del circolo didattico Pallavicino ? per le iscrizioni abbiamo utilizzato i moduli dell'anno scorso".
C'è chi ha aspettato fino all'ultimo la disposizione ministeriale e ha iniziato a iscrivere i bambini ieri mattina, e chi aveva cominciato già da qualche giorno. In alcune scuole si pensava di chiudere le iscrizioni il 28 gennaio, c'è invece chi si preparava a dare lo stop a fine mese e chi addirittura riteneva di poterle accettare fino al 2 febbraio, come la direttrice della Garzilli, Maria Serio. Ma non è tutto. In alcune scuole l'anticipo alla materna per i bambini che compiranno tre anni entro il 28 febbraio 2005 veniva accettato con riserva e solo in caso di esaurimento delle lunghe liste d'attesa; in altre era escluso nella maniera più categorica (le domande vanno comunque presentate entro il 15 febbraio).
Nelle scuole elementari l'anticipo per i piccoli di cinque anni e mezzo (che compiranno i sei anni entro il 28 febbraio 2005) è condiviso da tutti, ma fino a ieri c'è chi prendeva in considerazione anche i piccoli che i sei anni li compiranno entro il 30 aprile 2005. Insomma, scuola che vai regole che trovi, con una grande confusione per tutti, genitori e capi d'istituto. "Siamo piuttosto impacciati ? confessava Salvatore Guarisco, direttore della scuola elementare La Masa ? ma dopo avere aspettato per qualche giorno abbiamo iniziato ad accettare le iscrizioni".
Alla La Masa si prevedeva di chiudere gli sportelli il 28 gennaio e di accogliere iscrizioni in anticipo, sia all'elementare sia alla materna, ma in quest'ultimo caso "solo dopo avere esaurito le liste d'attesa". Regole diverse all'elementare e materna Abba, all'Acquasanta. "Il ministero ? diceva il direttore Andrea Rasa ? ci ha lasciato alla deriva. Non accetteremo bambini alla materna nati dopo il 31 dicembre 2004 perché, per l'anticipo, il Comune dovrebbe assicurare l'assistenza, e invece non ci risulta che siano stati firmati per questo motivo protocolli d'intesa".
Oltre a suscitare disagi e incertezze, la riforma Moratti scatena la protesta dei sindacati. Ieri pomeriggio i Cobas hanno consegnato in prefettura cinquemila firme "in difesa del tempo pieno all'elementare e del tempo prolungato alla scuola media". E hanno rispedito al mittente le agende che il ministero dell'Istruzione aveva recapitato ai docenti. Se dovesse passare la riforma che prevede un pacchetto di ore settimanali opzionali, a scelta delle famiglie, il tempo prolungato alla media (che prevede lezioni dalle 8 alle 16) per 12 mila alunni della provincia di Palermo sarebbe a rischio, così come centinaia di posti per i docenti di ruolo e per i precari. Oggi alle 16,30 i Cobas terranno alla scuola media Leonardo da Vinci un'assemblea-dibattito sulla riforma. Sabato, invece, contro la legge Moratti manifesteranno a Roma Cgil, Cisl e Uil.