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Rivendichiamo una scuola di qualità e per questo ci sarà un corteo che avrà come concentramento piazza Risorgimento

Questo è quanto è emerso dall'incontro svoltosi stamane nella sede della Cgil.

11/10/2012
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Gazzetta di Benevento

di Diego De Lucia

"Rivendichiamo una scuola di qualità".
Il segretario  generale della FLC CGIL di Benevento, Vincenzo Delli Veneri, ha commentato con queste parole lo sciopero programmato per venerdì prossimo, 12 ottobre ed organizzato dagli studenti, dal Collettivo Autonomo Studentesco, dall'Iis Telesi@, Morcone, San Giorgio del Sannio e Montesarchio.
Il corteo avrà il concentramento in piazza Risorgimento.
Poi si articolerà in via Perasso, piazza Castello, viale Atlantici, via Tonina Ferrelli, viale Mellusi, per poi concludersi in piazza Risorgimento. 
Lo striscione d'apertura sarà firmato dal Collettivo Autonomo Studentesco e dal Collettivo Autonomo Universitario. 
Delli Veneri, unitamente al segretario nazionale, Anna Maria Santoro, presso il Salone "Di Vittorio" nella sede della Cgil di Benevento, ha tenuto un'assemblea provinciale del personale Ata della scuola.
È stato ribadito più volte che la scuola italiana ha parecchi problemi e che è in stato agonico. 
A livello nazionale la situazione è davvero drammatica.
Abbattutosi sul mondo scolastico il flagello dei tagli di organici e delle risorse finanziarie, la conseguenza, denunciata dai sindacalisti, è che l'aumento di alunni per classe ha comportato pesanti deficienze nell'insegnamento.
Peraltro tutto il sistema, compreso l’apparato amministrativo è andato in fusione e la continuità didattica è diventata un miraggio.
Per i docenti della scuole secondarie è stato anche imposto un aumento dell'orario di lavoro da 18 a 24 ore quindi un terzo in più, senza una contropartita salariale.
La Cgil ha chiaramente condannato e definito gravissimo questo atteggiamento del Governo nazionale.
In generale, ha denunciato un disinteresse nei confronti del ruolo della scuola pubblica da parte del Governo.
Molti docenti ed il personale Ata precari hanno perso il lavoro e non lo ritroveranno.
La politica in tutto questo dà segnali sconfortanti.
Si discute sulla legge di stabilità, ma sulla scuola si abbattono ulteriori provvedimenti negativi.
E' previsto, infatti, il mancato rinnovo del contratto di lavoro degli statali che è fermo al 2009 e non sarà rinnovato sino a tutto il 2017.
Sono bloccati gli scatti di anzianità e per la prima volta nella storia non verrà nemmeno data l'indennità di vacanza contrattuale, cioè quella misura finanziaria che serviva a far recuperare i soldi non incassati nel periodo di mancato rinnovo del contratto.
E' un intervento depressivo, secondo la Cgil, questa misura governativa che dipinge gli statali quali dipendenti, sì, ma figli di un Dio minore. 
"Sembra che ci sia una banda di fannulloni in questo mondo", questo il commento dei lavoratori circa la percezione del loro ruolo.
Per quanto riguarda il Sannio, la Santoro è stata chiara: "Il piano di dimensionamento ha messo a soqquadro l'intero sistema scolastico.
Intendono fare cassa ai danni della scuola. I genitori porteranno i figli a scuola e non troveranno la struttura".
Delli Veneri si è detto seriamente preoccupato anche per lo sciopero che si terrà il prossimo il 12: "Tuteliamo il lavoro, ma stiamo vedendo che molti non credono di risolvere la situazione con questa forma di protesta".
Il sindacalista ha poi affrontato il problema del personale Ata: "Ci sono tempi troppo dilatati che non fanno pensare all'ottimismo. Non servono pezze a colori".