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FLC CGIL Palermo: legittime le proteste del movimento degli studenti

La FLC CGIL resta al fianco degli studenti che protestano: "Non permetteremo sanzioni, intimidazioni e azioni unilaterali minacciate da qualche capo d'istituto".

13/12/2010
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A cura della FLC CGIL Palermo

La FLC CGIL di Palermo continuerà a sostenere le lotte degli studenti per cambiare la scuola e l'università e starà al loro fianco per non permettere alcuna forma di intimidazione nei confronti di un movimento «che intende muoversi sul terreno della protesta pacifica».

Lo afferma il segretario generale della FLC CGIL di Palermo Calogero Guzzetta, che in una nota rivolta agli insegnanti delle scuole prende posizione contro le minacce di sanzioni disciplinari paventate da alcuni capi d'istituto, che si sono appellati a un serie di articoli del codice penale violati dai «facinorosi occupanti», e che hanno dato disposizioni per il conteggio delle assenze facendo riferimento al Dpr 122/2009 laddove afferma che ai fini della validità dell'anno scolastico “è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”.

«Sorvolo sulla questione delle sanzioni - dice Guzzetta - perché ritengo inammissibile che si possa solo pensare di poter incriminare decine e decine di migliaia di studenti per "interruzione di pubblico servizio", senza considerare che proprio questa maggioranza di governo sta gettando le basi, con i suoi provvedimenti legislativi, per una definitiva interruzione del pubblico servizio scolastico e universitario in questo Paese». «Ma vorrei soffermarmi - aggiunge Guzzetta - su quanto il decreto prevede per le assenze. Il comma 7 dell'articolo 14 del Dpr 122 prevede deroghe alle assenze ritenute ingiustificate a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati».

Secondo Guzzetta l'iniziativa di protesta degli studenti, straordinaria non solo in termini di portata, non può non configurarsi tra quei casi eccezionali che danno vita alle deroghe previste dalla stessa norma. Guzzetta si appella agli organi collegiali della scuola e chiede di evitare prese di posizione unilaterali. «Tocca alle singole istituzioni scolastiche decidere come comportarsi - afferma il segretario della FLC CGIL. Credo, dunque, che sarebbe opportuno portare in discussione in ognuno degli organi collegiali interessati questo argomento. Non dimenticando mai che se anche ci dovesse essere il singolo alunno che approfitta dell'occupazione semplicemente per non fare lezione, ce ne sono decine di migliaia che vorrebbero tornare a studiare in una scuola migliore di quella che questo governo ha confezionato per loro e che non bisogna punire, ma sostenere fino in fondo».

Palermo, 10 dicembre 2010