Ancora tagli all’organico della scuola, come si evince dalle prime notizie sulle prossime disposizioni ministeriali per gli organico del prossimo anno.
I nuovi tagli riguardano sia il personale docente sia il personale Ata, anche se “diluiti in un triennio” (dal 2008/2009 fino al 2010/2011), per un numero che si aggirerà intorno agli 11.000 posti in meno per ciascun anno, 10.000 per i docenti e circa 1.000 per il personale Ata. Questo significa una bella sforbiciata di oltre 30.000 posti in meno da realizzare in 3 anni.
Il 60% verrà fatto in organico di diritto, il resto in organico di fatto (40%).
L’unica notizia positiva riguarda l’organico di sostegno: ci sarà un leggero incremento di posti complessivi e si passerà dall’attuale 50% in organico di diritto al 70% in 3 anni.
Un’altra notizia positiva riguarda la scuola dell’infanzia, in cui ci sarà la stabilizzazione di tutti i posti autorizzati in questo anno scolastico in organico di fatto più una quota aggiuntiva per un totale complessivo di circa 600-700 posti in più.
Nella scuola primaria la riduzione colpirà la quota residua di organico funzionale: minore possibilità di attivare insegnanti specialisti e innalzamento delle deroghe ai parametri per la formazione delle classi per stare nei numeri assegnati.
Qualche posto in più c’è solo nel 1° grado (dove si registra un aumento di alunni), tagli pesanti, invece, nel 2° grado.
Un quadro pesante e inaccettabile che ricadrà nelle regioni in cui si registra un sensibile aumento di alunni perché, se anche non si ridurranno posti, se ne autorizzeranno meno di quanto sarebbe necessario, ma anche nelle regioni dove, per ragioni diverse, si registra una sensibile diminuzione di alunni.
La FLC Cgil, dopo avere denunciato questa prospettiva, insieme a Cisl e Uil scuola è impegnata a contrastare a tutti i livelli questa scelta di ulteriore risparmio nella spesa per la scuola statale che determinerà un ulteriore abbassamento della qualità del servizio pubblico.
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