Senza il pubblico sei privato dei tuoi diritti e di servizi fondamentali. Questo è il messaggio forte che i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca lanciano a tutti i cittadini in occasione della manifestazione nazionale di Roma l'8 ottobre (ore 14 corteo da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo) indetta dalla FP e FLC CGIL. La CGIL di nuovo in piazza per contrastare l'accanimento del Governo verso il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza e che per la CGIL rappresenterà un momento importante per l'avvio della campagna per le elezioni delle RSU, che si terranno il prossimo anno e che porteranno al voto oltre 3 milioni di lavoratori pubblici.
La manovra "iniqua e vessatoria", definitivamente approvata dalla Camera il 14 settembre scorso, taglia le risorse destinate all'intervento pubblico e privatizza i servizi, riduce drasticamente le risorse destinate all'istruzione e alla ricerca pubblica, producendo così, avvertono FP e FLC CGIL, effetti drammatici sia sui cittadini che sui lavoratori pubblici.
In particolare, la manovra si concretizza
-
con il blocco, almeno per 4 anni, dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa
-
con il blocco degli scatti nella scuola e nelle università
-
con l'ennesimo stop delle assunzioni
-
con il licenziamento dei giovani precari
-
con il peggioramento delle condizioni di lavoro.
A danneggiare ulteriormente la condizione lavorativa del settore pubblico: il taglio delle retribuzioni, la "rapina" del TFR, per il quale è previsto uno slittamento da 6 mesi a 2 anni e il prelievo economico "illegittimo e incostituzionale" solo sui redditi dei lavoratori pubblici e dei pensionati. Un particolare accanimento, inoltre, verso le donne con l'innalzamento della loro età pensionabile.
Queste manovre, secondo la CGIL, metteranno a rischio la coesione sociale del Paese, indebolendo i diritti dei cittadini attraverso il taglio ai finanziamenti per la sanità e i servizi di welfare degli enti locali. L'aumento delle tasse, "per chi le paga, non coinciderà con il miglioramento della qualità dei servizi". Intanto nell'istruzione pubblica si continua a demolire il diritto allo studio.
I lavoratori pubblici e della conoscenza, insieme alla CGIL, saranno in piazza a Roma, sabato 8 ottobre, per rivendicare un sistema pubblico di qualità che garantisca i diritti dei cittadini e lo sviluppo del Paese, affinché vengano incentivati gli investimenti nella conoscenza e per esigere il rinnovo dei contratti nazionali e l'esercizio della democrazia attraverso il voto delle RSU nei posti di lavoro.
Vai al nostro speciale 8 ottobre
sono STATO io, la nostra campagna su Facebook
Torna su
|
Abbiamo messo a disposizione sul nostro sito l'articolo di Paolo Rossi, Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa, che sarà pubblicato sul n. 9-10 della nostra rivista mensile Articolo 33.
Lo stato del nostro sistema universitario risente della scarsa considerazione che il mondo delle imprese e lo Stato hanno verso l'innovazione e la ricerca. A questo si accompagna il senso di inutilità di una formazione personale che non garantisce più mobilità sociale. Dov'è la politica?
Leggi l'articolo
Torna su
|
Con il solito ritardo di questi ultimi anni il Ministro Gelmini presenta alla CRUI al CUN ed al CNSU la bozza di decreto sul FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) per il 2011. Pesantissimi i tagli previsti per il sistema universitario:
- 3,3% rispetto al FFO 2010
- 7,4% rispetto al FFO 2009
A ciò si aggiunge il già preventivato taglio di un ulteriore 5,5% nel 2012.
Durissimo il giudizio della FLC CGIL. Anche il CUN, nel suo parere, definisce questo ulteriore taglio "un clamoroso errore strategico della Politica".
Torna su
|
I temi previdenziali sono a pieno titolo al centro dell'iniziativa che il nostro sindacato sta portando avanti in questi mesi. L'attacco sferrato al sistema previdenziale pubblico dalle ultime manovre finanziarie del Governo Berlusconi ha colpito i lavoratori del pubblico e del privato, privandoli delle certezze che la legislazione vigente garantiva loro.
Le restrizioni ai diritti pensionistici prodotte in rapida successione, potrebbero non essere le ultime. Altre modifiche peggiorative sono in arrivo?
Sul nostro sito una scheda di approfondimento con alcune tabelle esplicative dei cambiamenti introdotti con gli ultimi interventi legislativi.
Leggi la notizia e scarica il volantino
Torna su
|