27 gennaio 2023, giornata della memoria
Contro l’indifferenza.
di Dario Missaglia, presidente nazionale Proteo Fare Sapere
«Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: “Come è potuto accadere tutto questo?”,
rispondo con una parola, sempre la stessa, Indifferenza».
(Enrico Mentana, Liliana Segre, La memoria rende liberi,
Rizzoli 2015, edizione 2020 pag. 224).
L’indifferenza, come ha ricordato Primo Levi, è quella terribile zona grigia in cui si annida l’annullamento dell’umanità.
Se non concepiamo il 27 gennaio come un rituale che ci salva la coscienza, dobbiamo gridare in ogni luogo ciò che l’indifferenza diffusa sta seminando:
- lo scempio della memoria e l’oblio della storia, della shoah, dello sterminio di milioni di uomini e donne, ebrei e non solo; l’oblio delle dittature e dei loro crimini;
- l’assimilazione della guerra e delle guerre a un fatto di cronaca, all’inevitabile accadere umano nella storia. Inaccettabile l’indifferenza verso la corsa al riarmo in assenza di una qualsiasi ricerca di spazio negoziale per il cessate il fuoco e l’avvio di trattative di pace in Ucraina;
- la negazione della crisi climatica e del rapporto con la natura, condannando le nuove generazioni e il pianeta a una catastrofe sempre meno recuperabile;
- l’inaccettabile silenzio verso il sacrificio di donne e uomini dell’Iran e dell’Afghanistan, colpevoli di lottare per i propri diritti e la propria libertà;
- l’omertà e la banalizzazione dei fenomeni di criminalità mafiosa;
- la debole voce delle comunità per una donna, una delle tante purtroppo, che muore per mano assassina, una sera, nei pressi di un ristorante pieno di gente;
- il colpevole silenzio verso… chi soffre, chi fugge dal dolore e dallo sfruttamento, chi è costretto a lavori precari, insicuri, poco retribuiti, chi è povero;
- la connivenza spesso silente con un modello sociale fondato sul consumo come valore supremo e la non curanza dell’importanza e il ruolo della scuola pubblica, della formazione, della cultura per la realizzazione dei diritti della persona, in ogni età della vita.
Il rovescio dell’indifferenza, il suo contrario, è “mi interessa prendere parte”, è prendersi cura di …, schierarsi senza remore, diffondere e testimoniare una cultura per i diritti della persona.
È l’“I care” di Don Milani contrapposto al motto fascista “me ne frego”.
Proteo Fare Sapere sostiene l’impegno di quei docenti, dirigenti, lavoratori della scuola che danno valore alla funzione insostituibile della scuola pubblica, ogni giorno.
Proteo Fare Sapere sostiene il loro impegno con una attività di formazione che ha nel contrasto all’indifferenza e nella cultura dei valori della Costituzione il suo tratto distintivo. Perché la democrazia e la libertà hanno bisogno di essere curate, acculturate, senza tregua.
Nel buio della cultura e della formazione cresce il rischio dell’indifferenza.
In occasione di una giornata così importante, vogliamo ricordare due corsi, particolarmente significativi, con l’invito a diffonderli e realizzarli nei territori.
Dario Missaglia
Presidente nazionale Proteo Fare Sapere
A scuola di Costituzione
Idee e materiali per l’educazione civica nella scuola
Il futuro è adesso! "Gaia nella scuola"
Corso di ecologia integrale per la casa comune
Ricordiamo anche l’incontro del 25 gennaio prossimo
Pedagogia e Costituzione.
Riflessioni su Mario Lodi, Gianni Rodari e Paulo Freire