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28 giugno: giornata di mobilitazione unitaria per il rinnovo dei permessi di soggiorno
CGIL, CISL e UIL organizzano manifestazioni in tutta Italia per chiedere l’estensione dei tempi per il permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che hanno perso il lavoro.
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Martedì 28 giugno 2016, grazie ad una mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL, in oltre 60 città si organizzano presidi ed incontri con i Prefetti per sollecitare l’aumento della durata del permesso di soggiorno da 12 a 24 mesi, per le lavoratrici e i lavoratori stranieri che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi.
I dati degli ultimi 5 anni parlano di quasi un milione di permessi di soggiorno non rinnovati, di cui 400 mila a causa della perdita del lavoro.
È facile per chi perde il lavoro regolare cadere nelle trappole del lavoro sommerso con conseguente alienazione dei diritti, compresi quelli di cittadinanza, per sé e i propri familiari.
Ci è d’obbligo sottolineare come sindacato della Conoscenza, che al posto dell’espulsione dopo i 12 mesi, è senz’altro più produttivo l’inserimento in un percorso di formazione, a partire dalla scuola pubblica, che consenta di superare il limite imposto dalla Legge 92 del 2012, nella prospettiva di una ricollocazione certa.
CGIL, CISL e UIL chiedono da tempo al Governo:
- la proroga della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione a 24 mesi;
- la messa in atto di politiche attive del lavoro, tese ad una maggiore inclusione sociale di tutti;
- di rivedere la posizione dei lavoratori stranieri che hanno perso lavoro e permesso;
- di combattere il lavoro nero e lo sfruttamento, purtroppo sempre più diffuso.
La risposta si fa attendere, perciò le confederazioni hanno deciso di indire una giornata di mobilitazione nazionale che parli alla politica e ai cittadini in un’ottica di inclusione sociale.
Sul sito della CGIL tutte le informazioni utili.