Banda ultra larga: il Ministero dello Sviluppo economico vara il “Piano Scuola”
Stanziati 400 milioni di euro. Previsti servizi di connettiva fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici per almeno 32.000 plessi scolastici pubblici.
In una precedente notizia avevamo analizzato le decisioni assunte durante la riunione del 5 maggio scorso del Comitato Banda Ultra Larga presieduto dal Ministro dell’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione Paola Pisano, riguardo alla rimodulazione del Piano di investimenti per la diffusione della Banda ultra larga (Piano BUL).
La nuova rimodulazione prevede il “Piano scuola”, il “Piano voucher” e interventi nelle cosiddette “aree grigie”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con Decreto Ministeriale del 7 agosto 2020 registrato dalla Corte dei Conti il 25 settembre ha adottato il “Piano Scuola” che è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale.
Tenuto conto della grave emergenza epidemiologica in corso, l’obiettivo del “Piano Scuola” è innanzitutto quella di garantire servizi di connettività a banda ultra larga funzionali all'erogazione e fruizione di forme sistematiche di teledidattica per scuole, studenti e docenti. Per raggiungere tale obiettivo sono previsti interventi infrastrutturali per dotare le scuole della connettività necessaria.
Il «Piano scuola» intende garantire la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici a favore di almeno 32 mila plessi scolastici pubblici.
In particolare, il Piano Scuola prevede il collegamento di tutti i plessi scolastici delle scuole medie e superiori pubbliche su tutto il territorio nazionale, nonché il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell'infanzia pubbliche ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali, nell'ambito del Piano banda ultra larga del Ministero dello sviluppo economico, relativo alle cosiddette «aree bianche» (si tratta di quelle in cui non previsto nessun investimento privato per banda ultra larga nei prossimi tre anni).
Gli obiettivi di connettività delle istituzioni scolastiche pubbliche potranno essere raggiunti anche mediante l'utilizzo di infrastrutture di rete di proprietà delle regioni o di loro enti in house, già realizzate o da realizzare
Le risorse disponibili sono pari a 400.430.898 euro (comprensivi di Iva) che saranno destinati in modo prioritario alle scuole statali. Le risorse provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relative al periodo 2014-2020.
La realizzazione del Piano è affidata a Infratel Italia S.p.a., società in house del Ministero dello sviluppo economico. A tal fine sarà stipulata un’apposita convenzione corredata da un disciplinare di rendicontazione e da un disciplinare tecnico contenente il piano operativo. Attraverso procedure ad evidenza pubblica saranno affidati i seguenti servizi
- fornitura di infrastruttura fissa idonea a garantire servizi di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici
- fornitura in opera di apparati di utente (CPE), compresa fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa di installazione e di cablaggio interno all'edificio
- servizi di assistenza tecnica e manutenzione, sia a livello di infrastruttura, sia a livello di trasporto, sia di servizio end-to-end, garantiti per cinque anni
- servizi di trasporto dati, compresa eventuale fornitura di apparati di trasporto, dalla scuola fino al nodo che offre il servizio di accesso, garantiti per cinque anni.
Infratel avrà il diritto all'uso delle infrastrutture funzionali alla realizzazione dei servizi di connettività oggetto di gara per un periodo di almeno dieci anni a far data dalla loro attivazione.
Le infrastrutture realizzate per il collegamento di plessi scolastici non ancora dotate di infrastrutture idonee all’offerta dei servizi sopra indicati saranno di proprietà del MISE.