CPIA: le indicazioni del MIUR per l’avvio dell’anno scolastico 2015/2016
Molti chiarimenti, ma permangono ancora non poche criticità.
Il MIUR con due note ministeriali fornisce risposte in merito ai numerosi quesiti relativi ai compiti e alle funzioni degli Enti Locali. Inoltre dà indicazioni sui primi adempimenti per l’avvio e il funzionamento dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) per l’anno scolastico 2015/16.
In particolare la nota 8366 dell’11 settembre 2015, al fine di garantire l'avvio regolare ed il normale funzionamento dei nuovi assetti organizzativi e didattici dei CPIA, ricorda le seguenti necessità:
- definire, in raccordo con gli Enti Locali, le modalità di utilizzo degli edifici destinati ad ospitare la sede centrale ed i punti di erogazione di primo livello (sedi associate). A tal fine la nota 8041 del 7 settembre 2015 ricorda che tutti i percorsi di primo livello, ivi compresi quelli del secondo periodo didattico finalizzati all’acquisizione delle competenze in esito all’obbligo di istruzione e realizzati da docenti appartenenti a classi di concorso relative alla scuola secondaria di primo grado, sono riconducibili al primo ciclo di istruzione. Pertanto, ai sensi dell’art. 3 della Legge 23/96, competono ai vari comuni in cui operano la sede centrali e quelle associate dei CPIA, le spese relative alla realizzazione, alla fornitura, alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, alle spese varie di ufficio e per l'arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai relativi impianti.
Nel caso di
- attività di ampliamento dell’offerta formativa attivati nell’ambito di accordi con gli enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate dalle regioni (art. 2 comma 5 del DPR 263/12)
- realizzazione di percorsi a distanza mediante l’attivazione di aule AGORA’ (Ambiente interattivo per la Gestione dell’Offerta Formativa Rivolta agli Adulti)
i relativi interventi rientrano nella titolarità del CPIA. In questo caso, a livello locale potranno essere individuate le correlate responsabilità in tema di edilizia scolastica, nel rispetto di quanto previsto dal citato art. 3 della Legge 23/96;
2) stipulare l’Accordo tra il CPIA di riferimento e le scuole secondarie di secondo grado presso le quali sono incardinati i percorsi di secondo livello (attivazione del CPIA come unità didattica). Tale adempimento è obbligatorio ed è funzionale alla costituzione della commissione per la definizione del patto formativo individuale e la predisposizione delle misure di sistema. Ai sensi della CM 6/15, l’Accordo deve essere stipulato entro il 30 settembre 2015 ed inviato al competenze Ufficio Scolastico Regionale (USR)
3) stipulare l’Accordo previsto dall’art. 2 comma 5 del DPR 263/12, quale adempimento necessario per l'attivazione del livello della rete territoriale del CPIA, inteso come unità formativa, funzionale alla progettazione e realizzazione degli interventi di ampliamento dell'offerta formativa e delle attività di ricerca sperimentazione e sviluppo;
4) definire, entro il mese di novembre 2015, i Patti Formativi Individuali, previo riconoscimento per ciascun studente dei crediti in ingresso, che costituiscono il documento base per la formalizzazione del percorso di studio personalizzato e la valutazione dei percorsi. La nota ricorda che la progettazione dei percorsi per unità di apprendimento rappresenta il riferimento necessario per il riconoscimento dei crediti.
Risorse finanziarie
In attesa dell’emanazione di specifici bandi dedicati ai CPIA nell’ambito del PON “Per la Scuola”, il DM 435/15 “Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”, ha destinato euro 1.900.000,00 per sostenere e favorire la messa a regime dei nuovi assetti organizzativi e didattici dei CPIA.
Le risorse sono così ripartite:
a) euro 900.000,00 per la realizzazione delle attività connesse alla definizione del patto formativo individuale e delle "misure di sistema
b) euro 900.000,00 per la realizzazione degli interventi di ampliamento dell'offerta formativa dei CPIA, ivi comprese le attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo;
c) euro 100.000,00 per l'attuazione delle misure nazionali di sistema, concernenti interventi di comunicazione e diffusione delle attività, attraverso opuscoli e brochure a stampa e organizzazione di convegni, seminari e congressi.
Le risorse, di cui ai punti a) e b) sono assegnate ai CPIA attivi e funzionanti al 1° settembre 2015:
- per il 30% in proporzione al numero dei punti di erogazione di cui si compone la rete territoriale di servizio di ciascun CPIA
- per il 70% in proporzione al numero dei Patti Formativi Individuali redatti dalle Commissioni di ciascun CPIA, così come rilevati dagli Uffici scolastici regionali.
La nota 8366/15 chiarisce che per punti di erogazione si intendono quelli di
- primo livello (le sedi associate, ivi comprese le scuole carcerarie di primo livello, dotate di proprio codice meccanografico ed effettivamente funzionanti già ricondotte al CPIA in quanto unità amministrativa),
- secondo livello (le istituzioni scolastiche di secondo grado, ivi comprese le scuole carcerarie di secondo livello, dotate di proprio codice meccanografico ed effettivamente funzionanti, presso le quali sono incardinati i percorsi di secondo livello, alle quali si riferisce il CPIA in quanto unità didattica).
Tutti i dati dovranno essere inviati entro il 16 novembre 2015, secondo le modalità che saranno successivamente comunicate.
Nomina/conferma del commissario straordinario
La nota stabilisce che anche per quest’anno dovrà essere nominato/confermato un commissario straordinario, in sostituzione del consiglio di istituto, secondo le disposizioni di cui alla nota 6501/14.
Con particolare riferimento ai CPIA già funzionanti nell’a.s. 2014/15 si tratta per la FLC CGIL di una previsione sbagliata e incomprensibile che impedisce a queste istituzioni di attivare tutti gli organi di partecipazione democratica previsti dalle norme vigenti sugli organi collegiali.
Strumenti di lavoro
Dal 16 settembre scorso sono disponibili, su una specifica piattaforma allestita da INDIRE, gli strumenti elaborati nell’ambito del progetto PAIDEIA avviato con nota 2276/15. In particolare sono presenti strumenti utili per la stipula delle varie tipologie di accordi, per la definizione del Patto formativo individuale, per la procedura di riconoscimento dei crediti e per la progettazione per unità di apprendimento. L’accesso alla piattaforma è riservato ai Dirigenti Scolastici dei CPIA.
Azioni di supporto
La nota invita gli Uffici Scolastici ad attivare entro il mese di settembre attività di formazione, riflessione e approfondimento rivolte in particolare ai Dirigenti Scolastici incaricati della direzione dei CPIA.
A tal fine ricordiamo che il DM 435/15 ha stanziato risorse dedicate per l'attuazione delle misure nazionali di sistema.
Monitoraggio CPIA funzionanti nell’a.s. 2014/15
Dal 21 settembre 2015 è attivo sul sito dell’INDIRE la funzione di monitoraggio dei dati relativi ai CPIA attivati nell’a.s. 2014/15. I Dirigenti scolastici di tali CPIA devono provvedere alla compilazione della form online entro e non oltre le ore 14,00 di venerdì 9 ottobre 2015.
Indicazione della FLC CGIL
La nota del Ministero rappresenta un primo passo verso il funzionamento dei CPIA nel senso disegnato dal Regolamento e dalle Linee Guida. Ma come abbiamo più volte segnalato il nuovo sistema dell’Istruzione degli Adulti ha bisogno che le “istruzioni per l’uso” siano oggetto di una formazione specifica che ne evidenzi le caratteristiche funzionali al rilancio di tale segmento di scuola. Ma per il rilancio è necessario che gli stanziamenti di bilancio garantiscano in maniera adeguata il funzionamento di una nuova istituzione, molto complessa, pressoché priva di risorse.
Così come è necessario che l’occasione dell’organico potenziato venga sfruttata per richiedere docenti funzionali anche agli adempimenti previsti dal Regolamento. Rimane il problema del personale Ata, sottodimensionato rispetto ai numerosi punti di allocazione, speso lontani dalla sede del CPIA.