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Istruzione degli Adulti: pubblicata la circolare e gli allegati per l’organico 2014/2015

La parola d’ordine è “senza oneri per lo Stato”. Il Ministero non può pensare di riformare un settore così importante per il nostro Paese senza investire un solo euro.

08/05/2014
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Le organizzazioni sindacali il 9 aprile hanno avuto un ulteriore incontro con l’Amministrazione sulle azioni propedeutiche all’avvio della riorganizzazione dell’Istruzione degli Adulti nei CPIA. Nel corso di tale incontro la FLC CGIL ha ribadito le richieste già avanzate il 3 aprile scorso.

Il 10 aprile il Ministero ha inviato agli USR il decreto, la circolare 36/14, le linee guida sull’organizzazione dei percorsi e degli strumenti di flessibilità, i quadri orari del primo e secondo ciclo di istruzione (come rettificati con la nota 1137/14).

Dal prossimo anno scolastico potranno essere attivati solo i CPIA che presenteranno le caratteristiche previste dal Regolamento, mentre i nuovi percorsi curricolari per il primo e secondo ciclo di istruzione, licenziati dalle linee guida, saranno già in vigore in tutte le istituzioni.

La FLC CGIL contesta la circolare, là dove si dà come riferimento, per la stessa costituzione dei CPIA e ai fini della definizione dell’organico, il livello A2 della lingua italiana, ignorando i percorsi che i CTP realizzano per gli allievi analfabeti e con bassa scolarità  ed il ruolo dell’apprendimento della lingua  per conseguire i diritti di cittadinanza.

Riteniamo che la scomparsa dell’alfabetizzazione funzionale determini un arretramento della missione dei CTP, proprio quando la legislazione italiana con la legge 92 del 2012 riconosce fra i compiti a cui lo Stato deve assolvere quello di curare l’apprendimento permanente per i propri cittadini e quando più fonti, internazionali e italiane, come la Commissione di esperti coordinata da Tullio De Mauro sull’indagine PIAAC, disegnano un panorama disastroso (l’Italia è all’ultimo posto su 24 Paesi OCSE) in merito alle competenze alfabetiche funzionali della popolazione adulta tra i 16 e i 65 anni.

Esprimiamo forti perplessità anche sull’impianto didattico per il secondo ciclo di Istruzione: il tutto si risolve in un taglio lineare, uguale per tutte le discipline, del 30%. Non si evidenzia il minimo sforzo di ripensare a curricoli didattici tarati sugli adulti, sulle competenze di cittadinanza, sul confronto con il mondo del lavoro.

Infatti un tema non risolto al tavolo è proprio quello della formazione, indispensabile quando partono percorsi con l’adattamento del curricolo. Ancora una volta prevalgono le logiche della legge 133 del 2008 che continua a comparire nella legislazione scolastica con i suoi nefasti effetti.

La FLC CGIL ritiene che sia da ascrivere alle battaglie sindacali che l’hanno vista in prima fila la conferma dell’organico sia per i CTP che per i corsi serali anche nell’anno scolastico 2014/ 015. L’organico consentirà la prosecuzione delle attività didattiche attualmente svolte, ma anche di rilanciare la centralità dell’Istruzione degli Adulti, in una ottica di rinnovamento metodologico.

La FLC CGIL sottolinea come il tema dei carichi di lavoro all’interno delle istituzioni scolastiche investirà la contrattazione integrativa, in assenza di rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro. Ci riferiamo in particolare alle commissioni per la certificazione delle competenze e a quella sull’orientamento che fanno parte del Regolamento dei CPIA, e riguardano anche i corsi serali.

 Il nodo centrale della circolare ministeriale 36 è l’autonomia dei CPIA con la conseguente assegnazione di un dirigente scolastico e di un Direttore dei Servizi Amministrativi. La circolare ricorda alle regioni di assegnare il codice ai CPIA che ne fossero sprovvisti, ma per la FLC CGIL l’operazione può raccogliere l’innovazione solo se a quel codice corrisponderà una dirigenza dedicata, al di là dei parametri del dimensionamento.

E’ stata accolta la proposta della FLC CGIL di estendere i progetti assistiti là dove non è possibile far partire i CPIA. Ma le sperimentazioni hanno bisogno di essere monitorate e a tutt’oggi nessun monitoraggio è stato effettuato sui 9 progetti attualmente in vigore. La FLC CGIL chiede che si dia seguito a questa operazione, altrimenti non ha senso l’estensione.

La circolare non risolve il problema dell’organico del personale ATA che deve essere assegnato in via esclusiva ai CPIA, ma in numero congruo per garantirne il regolare funzionamento.

La FLC CGIL riconosce gli avanzamenti che l’Amministrazione ha fatto grazie al confronto con i sindacati, a partire dalla conferma dell’organico per l’anno scolastico 2014/015. Ma rimane aperto il nodo delle complessità legate alla gestione di un settore della scuola pubblica a cui afferisce una diversa tipologia di utenza. Il mancato coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali evidenzia una serie di buchi di natura contrattuale che lasciano presagire  pesanti strascichi e che rischiano di compromettere il buon esito dell’operazione.

Sul futuro dell’Istruzione pubblica degli Adulti si sta giocando una partita di valenza europea, poiché coinvolge tutti i diritti di cittadinanza: dal diritto al lavoro, a quello della formazione e dell’istruzione in ogni età della vita, a quello di apprendimento permanente generalmente inteso. Ma anche in questo caso il Ministero pensa di riformare un settore così importante per il nostro Paese “facendo cassa”, senza investire un solo euro.