EHEA - Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore: prendono avvio i gruppi di lavoro
Sistema dei cicli, riconoscimenti dei titoli, assicurazione di qualità, i principali temi in discussione.
Il 24 e il 25 maggio scorsi a Parigi si sono svolti i lavori della Conferenza Interministeriale per lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore. Le conferenze interministeriali, che hanno una cadenza triennale, accompagnano il processo di costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore. Con questa espressione s’intende un accordo intergovernativo che, sottoscritto nel marzo 2010, ha ampliato quello che nella conferenza dei ministri tenutasi a Bologna nel 1999 era stato chiamato “Processo di Bologna”. L’obiettivo è di costruire un’area comune tra i paesi aderenti basata sull’introduzione di un sistema di titoli comparabili, su un comune sistema di crediti, sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio, su politiche comuni di assicurazione della qualità.
Nella recente conferenza parigina i ministri dei paesi aderenti hanno sottoscritto una dichiarazione, nella quale sono state definite le priorità di intervento per il triennio 2018-2020 la cui segreteria è italiana.
Le priorità sono:
- l’implementazione di un sistema di istruzione basato su tre cicli compatibile con il più complessivo quadro dei titoli EHEA e in cui il primo e il secondo ciclo siano strutturati secondo l’ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System)
- una compiuta realizzazione della Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei titoli (Lisbon Convention Recognition),
- l’affermazione di un sistema di assicurazione della qualità che risponda al documento Standard e Linee Guida per l’Assicurazione della Qualità nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
I lavori della Conferenza di Parigi hanno anche portato a una riorganizzazione dei gruppi di lavoro del cosiddetto Bologna Follow Up Group, in particolare sono stai costituito tre gruppi tematici cui partecipano delegazioni di tutti i paesi aderenti (tematic peer group) dedicati al quadro dei titoli (qualification framework), alle politiche per il riconoscimento dei titoli, sull’assicurazione di qualità. Tutti questi gruppi si sono riuniti negli ultimi mesi, l’ultimo dei quali a Tirana il 31 gennaio.
L’Internazionale dell’Educazione - ETUCE (European Trade Union Committee on Education) partecipa con propri delegati ai gruppi di lavoro per cercare di portare il punto di vista dei lavoratori e tenere informate le organizzazioni aderenti. In particolare, la FLC CGIL partecipa al gruppo tematico sul riconoscimento dei titoli. Il prossimo 21 e 22 febbraio, a Bruxelles, si terrà il periodico incontri del Comitato Europeo Permanente sull’Università e la Ricerca di ETUCE in cui si potrà fare il punto di quanto accaduto e deliberato nei diversi gruppi di lavoro del BFUG.
Il gruppo di lavoro sul riconoscimento dei titoli si è soffermato, in particolare, sui temi del riconoscimento dei titoli e della formazione di rifugiati e migranti, sulle prospettive connesse ad accordi per il riconoscimento automatico dei titoli, sugli sviluppi di tecnologie specifiche come la blockchain per la costruzione di database aperti.
A margine dei lavori del gruppo tematico, e nell’ambito delle attività organizzate dalla segreteria italiana della Conferenza interministeriale, si è svolto un seminario su Document Fraud and Digitalization dedicato principalmente alle politiche e iniziative di contrasto alla falsificazione dei titoli o alle frodi commesse da enti che rilasciano titoli senza alcun riconoscimento o autorizzazione, oppure a agenzia di accreditamento non autorizzate. Il problema – che negli Stati Uniti e nel Medio Oriente sembra aver raggiunto livelli inediti, ma che coinvolge qualsiasi paese – è strettamente connesso a quello del riconoscimento reciproco dei titoli di paesi, in particolare non aderenti a EHEA, ma anche alle nuove forme della criminalità informatica e di finanziamento delle attività criminali.
Tra gli strumenti di informazione e contrasto, Chiara Finocchietti del Cimea ha presentato la guida curata dal consorzio FRAUDOC dal titolo Guidelines on Diploma Mills and Document Fraud for Credential Evaluators Project, e sono stati alcuni progetti relative alla composizione di database e registri di dati on-line permanenti e non modificabili, pubblicati da autorità certificate pubbliche, utili al riconoscimento e alla verifica di titoli e di enti che rilasciano titoli.
Colin Tück di EQAR (Associazione Europea per l’assicurazione della qualità nell’Università e la Ricerca) ha quindi presentato il progetto di costituzione di un Database of External Quality Assurance Results – DEQAR che raccoglierà le deliberazioni e le informazioni concernenti i percorsi di assicurazione di qualità di tutte le agenzie affiliate, tra le quali non c’è l’italiana ANVUR.