10 dicembre: giornata dei diritti dell'uomo
L'Internazionale dell'Educazione si fa portaparola del sindacalismo dell'istruzione.
Questo 10 dicembre i sindacalisti dell’istruzione di tutto il mondo celebrano la giornata internazionale dei diritti dell’uomo. L’Internazionale dell’Educazione (IE) ne approfitta per rendere omaggio al coraggio degli insegnanti che quotidianamente lottano contro le violazioni del fondamentale diritto umano a vivere nel rispetto e nella dignità.
Dopo la firma della dichiarazione dei diritti dell’uomo nel 1948 un certo numero di organismi e di accordi hanno assicurato la priorità dei diritti umani e sindacali. Con lo scopo di lottare contro le violazioni di questi l’IE ha efficacemente utilizzato gli strumenti di supervisione, come il Consiglio dei diritti dell’uomo, l’Organizzazione internazionale del lavoro e gli organismi regionali.
In questi giorni i sindacalisti dell’istruzione ai quattro angoli del mondo testimoniano violazioni continue dei diritti umani e sindacali. Ci sono colleghi perdono il loro impiego, sono fatti oggetto di diffamazioni, sono minacciati, percossi, imprigionati, forzati all’esilio, o persino assassinati. Nondimeno un gran numero di sindacalisti dell’istruzione sono costretti all’anonimato e sono continuamente in pericolo.
Ecco alcuni esempi.
Colombia: in questo paese la FECODE, affiliata all’IE, lamenta l’assassinio di 927 insegnanti sindacalisti dal 1990 ad oggi, di cui 27 nel solo 2010. L’IE e la FECODE denunciano le violazioni incessanti e crescenti dei diritti sociali, politici, civili e collettivi degli insegnanti. Esortano il governo a mettere in atto azioni immediate allo scopo di ristabilire e garantire l’insieme dei diritti degli insegnanti colombiani.
Iran: i docenti universitari, gli insegnanti e gli studenti vengono imprigionati e minacciati di morte in ragione delle loro convinzioni politiche o religiose, o della loro affiliazione a un sindacato. L’IE condanna le violazioni del sistema educativo iraniano che subisce sempre più gli attacchi del governo per reprimere i dissidenti.
Etiopia: in questo paese gli insegnanti sono obbligati ad iscriversi al partito politico al potere, sotto la minaccia di sanzioni. Nel 2009 sono state promulgate leggi aventi lo scopo di restringere le libertà di associazione e di espressione. Le autorità continuano a rifiutare la registrazione del sindacato indipendente NTA, i cui membri continuano ad essere considerati come fuorilegge e ad essere esclusi dalla direzione delle scuole.
Turchia: 31 dirigenti del sindacato EGITIM-SEN si sono visti restringere la libertà di movimento e di espressione dopo la loro liberazione sotto cauzione, nel novembre 2009, da sei mesi di prigione. Il loro giudizio è stato scaglionato in tre processi: perciò viene loro proibito di lasciare il territorio turco per partecipare agli eventi sindacali internazionali.
Zimbabwe: sei insegnanti sindacalisti rischiano persecuzioni per il fatto di essere iscritti al PTUZ, un sindacato noto per il suo forte attivismo.
Corea: 19 insegnanti sono stati sospesi temporaneamente e 164 loro colleghi sono stati oggetto di misure disciplinari per avere partecipato ad una campagna del sindacato KTU mirante ad estendere i diritti civili e politici all’insieme degli insegnanti.
L’IE continua a schierarsi a favore dei diritti umani e sindacali degli insegnanti e delle loro organizzazioni. Essa cerca di fare udire la voce di migliaia di sindacalisti che lottano in favore di leggi rigorose che tutelino i diritti umani, la democrazia, la giustizia sociale, lo sviluppo durevole, così come la qualità dei servizi pubblici e dell’istruzione. Si tratta del modo migliore per sradicare la discriminazione di genere, di razza, di etnia, di status sociale, di abilità, di orientamento sessuale, di età, di religione, di affiliazione o convinzione politica.
Nel 2009 l’IE ha pubblicato un manuale dei diritti sindacali portato all’attenzione delle organizzazioni affiliate. Quest’anno l’IE ha adottato una dichiarazione secondo la quale gli edifici scolastici dovranno essere dei porti di pace. Nel 2011 la prima conferenza mondiale delle donne dell’IE avrà come oggetto i progetti dei sindacati dell’insegnamento volti a promuovere l’uguaglianza di genere. Di più, il Congresso mondiale dell’IE adotterà delle politiche miranti a rafforzare i diritti tutti gli insegnanti a livello mondiale.