Nonno, cos'è il sindacato? Il nuovo libro di Edizioni Conoscenza

Home » Attualità » Europa e Mondo » Conferenza di Bergen

Conferenza di Bergen

Europa. Comunicato finale dei Ministri responsabili dell’Istruzione Superiore alla conferenza di Bergen, 20 maggio 2005

07/06/2005
Decrease text size Increase  text size

Mentre continuano a crescere le adesione il processo di Bologna con cinque nuovi ingressi, i ministri dell’istruzione superiore si sono incontrati a Bergen, al terzo dei summit successivi alla Dichiarazione di Bologna, per fare il punto sulla situazione e definire le strategie per i prossimi due anni e in vista del 2010.

Da un alto, l’allargamento del processo sta ad indicare un percorso irreversibile. Più della metà degli studenti sono iscritti ormai al nuovo percorso e in tutti i paesi sono stati definiti gli strumenti legislativi e normativi per strutturare i sistema universitario a due cicli. Dall’altro, non mancano le evidenti difficoltà, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio, la garanzia della qualità, la mobilità degli studenti e del personale e soprattutto rispetto all’obiettivo di fare dell’Europa l’area geografica più competitiva e in grado di attrarre ricercatori da tutto il mondo.

Nel riconfermare la necessità di lavorare ulteriormente sugli obiettivi oggetto di verifica in occasione del Summit di Bergen (sistema dei cicli, riconoscimento dei titoli e degli studi, garanzia della qualità), i ministri hanno individuato per il prossimo biennio i seguenti punti d’attenzione:

  • Il legame tra istruzione superiore e ricerca

  • Dimensione sociale

  • Mobilità degli studenti e del personale.

Inoltre, per la prima volta la dimensione “esterna” del processo è evocata insieme con le questioni relative all’attrattività dello spazio europeo e alla cooperazione con le altre regioni del mondo. Si ricorda, inoltre, che questa cooperazione internazionale dovrà essere basata sui “valori accademici” e in accordo con le linee direttrici di prestazioni qualitative nell’insegnamento superiore transnazionali attualmente sviluppate dall’Unesco e dall’OECD.

Riconosciuto, infine, il ruolo del sindacato che entra a far parte del gruppo di follow-up del processo di Bologna. Si tratta di un riconoscimento importante per il sindacato a livello europeo, che nell’esprimere la propria soddisfazione si è anche augurato che questo riconoscimento possa costituire un punto di partenza per il coinvolgimento, anche a livello nazionale, delle organizzazioni sindacali.

TESTO DEL COMUNICATO

Noi, Ministri responsabili dell’Istruzione superiore dei paesi partecipanti al Processo di Bologna, ci siamo incontrati per un esame intermedio e per definire gli obiettivi e le priorità in vista del 2010. A questa conferenza, abbiamo porto il benvenuto ai novi paesi che partecipano a tale processo: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldova ed Ucraina. Noi tutti condividiamo una comprensione comune dei principi, degli obiettivi e degli impegni del processo come definiti nella Dichiarazione di Bologna e nei comunicati successivi, varati nelle conferenze ministeriali di Praga e Berlino. Confermiamo il nostro impegno a coordinare le nostre politiche attraverso il processo di Bologna al fine di stabilire un’Area Europea dell'Istruzione superiore (EHEA) entro il 2010 e c’impegniamo ad assistere i nuovi paesi partecipanti nell’attuazione degli obiettivi del processo.

1. La Partnership

Sottolineiamo il ruolo centrale degli Istituti d’istruzione superiore, del personale e degli studenti in quanto partner nel processo di Bologna. Il loro ruolo nell’attuazione del processo diventa ancora più importante nel momento in cui le riforme legislative necessarie sono ampiamente in atto e noi li incoraggiamo a continuare e intensificare i loro sforzi per l’attuazione dell’EHEA. Salutiamo l’evidente impegno degli Istituti d’istruzione superiore, in tutta Europa, nei confronti del processo di Bologna e riconosciamo che è necessario del tempo per ottimizzare l’impatto del cambiamento strutturale sui curricoli e così assicurare l’introduzione dei processi innovativi d’insegnamento e apprendimento di cui l’Europa necessita.
Salutiamo il sostegno delle organizzazioni che rappresentano il mondo degli affari e i partner sociali e non vediamo l’ora d’intensificare la cooperazione per l’acquisizione degli obiettivi. Inoltre, diamo il benvenuto al contributo delle istituzioni ed organizzazioni internazionali che sono partner del processo.

2. La valutazione della situazione

Prendiamo nota del significativo progresso compiuto verso l’acquisizione degli obiettivi, come riportato dal Rapporto 2003-2005 del Gruppo di follow-up, dal rapporto Trend IV dell’Associazione Europea dell’Università (EUA) e dal rapporto fatto dall’Associazione degli studenti europei (ESIB), “ il Processo di Bologna con lo sguardo degli studenti”.
Alla nostra precedente riunione in Berlino, avevamo chiesto al gruppo di follow-up una valutazione intermedia, ponendo l’attenzione su tre priorità: il sistema dei titoli, garanzia della qualità, il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio. Dal rapporto intermedio possiamo notare che in queste tre aree prioritarie sono stati compiuti progressi sostanziali e sarà importante assicurare che tali progressi siano consistenti in tutti i paesi partecipanti. Ravvisiamo pertanto la necessità di una maggiore condivisione di competenze per accrescere le capacità a livello sia degli Istituti sia del Governo.

Il sistema dei titoli

Notiamo con soddisfazione che si sta dando attuazione su ampia scala al sistema dei due cicli , che vede l’iscrizione di più della metà degli studenti nella maggior parte dei paesi. In ogni caso, ci sono ancora degli ostacoli all’accesso al sistema dei cicli. Inoltre, si riscontra la necessità di un dialogo più ampio, che coinvolga i Governi, gli Istituti e i partner sociali, per aumentare l’impiegabilità dei laureati di primo livello, compresi posti adeguati nei servizi pubblici.
Facciamo nostro il quadro d’insieme a sostegno delle qualifiche nell’Area Europea dell’Istruzione superiore, comprensive dei tre cicli (inclusa, nelle situazione nazionali, la possibilità di qualifiche intermedie), descrittori generici per ciascun ciclo basati sulle conoscenze e le competenze apprese, e la serie dei crediti nel primo e secondo ciclo. C’impegniamo ad elaborare quadri nazionali per le qualifiche, compatibili con il quadro d’insieme a sostegno delle qualifiche nell’EHEA, entro il 2010 e ad aver sviluppato il lavoro su tutto ciò entro il 2007. Chiediamo al gruppo di follow-up di fare un rapporto sull’implementazione e il futuro sviluppo del quadro d’insieme.
Evidenziamo l’importanza di assicurare una complementarietà tra il quadro d’insieme di sostegno all’interno dell’EHEA e la più ampia cornice proposta per le qualifiche all’interno di un sistema di lifelong learning, che comprende l’istruzione generale, tecnica e professionale e la formazione professionale, come attualmente si sta sviluppando all’interno dell’UE e fra i paesi partecipanti. Chiediamo alla Commissione europea, nella prosecuzione di tale lavoro, di consultare tutte le parti coinvolte nel processo di Bologna .

La garanzia della qualità

Quasi tutti i paesi hanno messo in atto provvedimenti per un sistema di garanzia della qualità basato sui criteri definiti nel Comunicato di Berlino e con un alto livello di cooperazione e lavoro in rete. Ciononostante, c’è ancora molto da fare, in particolare modo per quanto riguarda il coinvolgimento degli studenti e la cooperazione internazionale. Inoltre, sollecitiamo gli Istituti d’istruzione superiore a continuare i loro sforzi volti all’innalzamento della qualità delle loro attività attraverso l’introduzione sistematica di meccanismi interni e della loro correlazione con meccanismi esterni di garanzia della qualità.
Adottiamo gli standard e le linee guida per la garanzia della qualità nell’EHEA proposte dall’ENQA (associazione europea per la garanzia della qualità nell’istruzione superiore) e c’impegniamo ad introdurre i modelli proposti per le agenzie di garanzia della qualità, sulla base della revisione tra pari a livello nazionale, e nel rispetto dei criteri e delle linee guida comunemente accettate. Accogliamo favorevolmente il principio di un Registro europeo di agenzie di garanzia della qualità, basato su criteri di revisione nazionali. Chiediamo che la praticabilità della sua attuazione sia ulteriormente sviluppata dall’ENQA in cooperazione con l’EUA, l’EURASHE (Associazione europea degli istituti d’istruzione superiore) e l’ESIB e ci sia rendicontata attraverso il gruppo di follow-up. Rileviamo l’importanza della cooperazione tra agenzie riconosciute a livello nazionale, nella prospettiva di rafforzare il riconoscimento reciproco dell’accreditamento o delle decisioni in merito alla garanzia della qualità.

Riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio

Nel prendere atto che 36 dei 45 paesi partecipanti non hanno ancora ratificato la Convenzione di Lisbona sul riconoscimento, chiediamo loro di procedere alla ratifica senza alcun ulteriore indugio. C’impegniamo alla piena attuazione dei suoi principi e ad incorporarli in modo adeguato nella legislazione nazionale. Chiediamo a tutti i paesi partecipanti di prendersi carico dei problemi di riconoscimento identificati dal network ENIC/NARIC. Definiremo piani nazionali d’azione per migliorare la qualità del processo associato con il riconoscimento delle qualifiche estere. Tali piani faranno parte del rapporto nazionale di ciascun paese per la prossima Conferenza ministeriale. Esprimiamo sostegno ai testi successivi alla Convenzione di Lisbona sul riconoscimento e chiediamo a tutte le autorità nazionali e agli altri stakeholder di riconoscere i titoli congiunti ottenuti in due o più paesi nell’EHEA.
Consideriamo lo sviluppo di cornici nazionali ed europee per le qualifiche come un’opportunità per ulteriormente inserire l’istruzione superiore nel lifelong learning. Lavoreremo con gli Istituti d’istruzione superiore e con altri per migliorare il riconoscimento d’apprendimenti pregressi, inclusi, dove possibile, quelli non-formali ed informali, da tenere in considerazione per l'accesso ai programmi d’istruzione superiore.

3. Ulteriori sfide e priorità

L’istruzione superiore e la ricerca
Rileviamo l’importanza dell’istruzione superiore nel futuro rafforzamento della ricerca e l’importanza della ricerca nel sostenere l’istruzione superiore per lo sviluppo economico e culturale delle nostre società e per la coesione sociale. Notiamo che gli sforzi per introdurre cambiamenti strutturali e migliorare la qualità della ricerca non dovrebbero distogliere dagli sforzi volti a rafforzare la ricerca e l’innovazione. Perciò enfatizziamo l’importanza della ricerca e dalla formazione alla ricerca per mantenere e migliorare la qualità dell’EHEA e rafforzarne la competitività e l’attrattività. Con l’obiettivo di ottenere migliori risultati, riconosciamo la necessità di migliorare la sinergia tra i settori dell’istruzione superiore e altri settori della ricerca nei nostri rispettivi paesi e tra l’EHEA e l’Area europea della ricerca.
Per ottenere tali obiettivi, il titolo a livello di dottorato deve essere pienamente allineato con il quadro di sostegno alle qualifiche all’interno della EHEA, usando l’approccio basato sugli esiti. La componente centrale della formazione di dottorato è l’avanzamento delle conoscenze attraverso nuove ricerche. Considerando la necessità di programmi strutturati di dottorato e di supervisioni e valutazioni trasparenti, notiamo che il carico di lavoro normale del terzo ciclo nella maggior parte dei paesi corrisponde ad un periodo di lavoro a tempo pieno di 3-4 anni. Facciamo urgenza alle università di assicurare che i loro programmi di dottorato promuovano una formazione interdisciplinare e lo sviluppo d’abilità trasferibili, venendo così incontro ai bisogni di un mercato del lavoro più ampio. Abbiamo bisogno di aumentare il numero complessivo dei candidati al dottorato che intraprendano la carriera di ricercatori all’interno dell’EHEA. Consideriamo i partecipanti ai programmi del terzo ciclo sia in quanto studenti sia come ricercatori allo stadio iniziale. Invitiamo il gruppo di follow-up del processo di Bologna, insieme con l'Associazione europea delle Università e con altri partner interessati, a preparare un rapporto sull’ulteriore sviluppo dei principi di base per i programmi di dottorato, da presentare ai Ministri nel 2007. Dovrà essere evitata una sovraregolamentazione dei programmi di dottorato.

La dimensione sociale
La dimensione sociale del processo di Bologna costituisce una parte rilevante dell’EHEA e una condizione necessaria per la sua attrattività e competitività. Perciò rinnoviamo il nostro impegno ad un’istruzione superiore di qualità, accessibile equamente a tutti, e poniamo l’accento sulla necessità di condizioni giuste per gli studenti in modo che possano completare i loro studi superando ostacoli connessi al loro retroterra sociale ed economico. La dimensione sociale include misure prese dai governi per aiutare gli studenti, specialmente quelli provenienti da gruppi socialmente svantaggiati, negli aspetti finanziari ed economici e di fornire loro servizi d’orientamento e tutoraggio nella prospettiva di ampliare gli accessi

La mobilità

Riconosciamo che la mobilità degli studenti e del personale tra tutti i paesi partecipanti costituisce uno degli obiettivi chiave del processo di Bologna. Consapevoli delle molte sfide che devono essere ancora vinte, confermiamo il nostro impegno a facilitare l’accesso a prestiti e borse, dove necessario, attraverso azioni congiunte, nella prospettiva di fare della mobilità all’interno dell’EHEA una realtà. Intensificheremo i nostri sforzi per eliminare gli ostacoli alla mobilità, facilitando il rilascio dei visti e dei permessi di lavoro ed incoraggiando la partecipazione ai programmi di mobilità. Raccomandiamo agli studenti e agli istituti di fare pieno uso dei programmi di mobilità, propugnando il pieno riconoscimento dei periodi di studio all’estero all’interno di tali programmi.

L’attrattività dell’EHEA e la cooperazione con le restanti parti del mondo
L’Area Europea dell’Istruzione superiore deve essere aperta e attraente per le restanti parti del mondo. Il nostro contributo all’acquisizione di un’educazione per tutti dovrebbe basarsi sul principio dello sviluppo sostenibile ed essere in sintonia con il lavoro che si svolge in ambito internazionale sulle line guida per la fornitura di un’istruzione superiore transnazionale di qualità. Ribadiamo che nella cooperazione accademica internazionale dovrebbero prevalere valori accademici.

Vediamo l’EHEA come un partner dei sistemi d’istruzione superiore nelle altre regioni del mondo, in grado di stimolare equilibrati scambi e cooperazione tra studenti e personale tra istituti d’istruzione superiore. Sottolineiamo l’importanza della comprensione e del rispetto tra culture diverse. Lavoriamo per rafforzare la comprensione del processo di Bologna negli altri continenti attraverso la condivisione delle nostre esperienze del processo di riforma con le regioni vicine. Poniamo l’accento sulla necessità del dialogo su argomenti d’interesse reciproco. Ravvisiamo la necessità di identificare regioni partner e intensificare con loro gli scambi d’idee e d’esperienze. Chiediamo al gruppo di follow-up di elaborare e concordare una strategia relativa alla dimensione esterna.

4. La valutazione sui progressi per il 2007

Affidiamo al Gruppo di follow-up il compito di continuare ed ampliare il processo di valutazione e di elaborare un rapporto per la prossima conferenza ministeriale. Ci aspettiamo cha la valutazione sia fatta sulla base di una metodologia appropriata e di proseguire nei settori dei sistemi dei titoli, della valutazione della qualità e del riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio, e che entro il 2007 abbiamo ampiamente completatato l’attuazione di queste tre priorità intermedie.
In particolare cercheremo di fare progressi per quanto concerne

  • L’attuazione degli standard e delle linee guida per la garanzia della qualità come proposte nel rapporto dell’ENQA

  • L’implementazione dei quadri nazionali per le qualifiche

  • L’assegnazione e il riconoscimento dei titoli congiunti, incluso il livello del dottorato

  • La creazione d’opportunità per percorsi d’apprendimento flessibili nell’istruzione superiore, inclusi procedure per il riconoscimento d’apprendimenti precedenti.

Affidiamo, inoltre, l’incarico al gruppo di Follow up di presentare dati confrontabili sulla mobilità del personale e degli studenti, come sulla condizione sociale ed economica degli studenti nei paesi partecipanti, come base per future valutazioni e rapporti in occasione della Conferenza ministeriale. Come detto prima, la futura valutazione dovrà tener conto della dimensione sociale.

5. Prepararsi al 2010

Nel costruire l’acquisizione del processo di Bologna, desideriamo creare un’Area europea dell’istruzione superiore basata si principi della qualità e della trasparenza. Dobbiamo tenere in gran conto la nostra ricca eredità e diversità cultuale nel contributo alla società della conoscenza. C’impegniamo a sostenere il principio della responsabilità pubblica per l’istruzione superiore nel contesto delle complesse società moderne. Dato che l’istruzione superiore è situata al crocevia della ricerca, dell’educazione e dell’innovazione, costituisce anche una chiave importante per competitività europea. Nell'avvicinarci al 2010, noi prenderemo provvedimenti per assicurare che gli istituti d’istruzione superiore godano della necessaria autonomia per attuare le riforme concordate e riconosciamo la necessità di finanziamenti adeguati agli istituti.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!