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Francia: continua la mobilitazione degli studenti francesi contro la precarietà

Francia Marzo 2006

13/03/2006
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Occupata la Sorbona

Lo sgombero della Sorbona, occupata per la prima volta dopo il maggio 1968, ha messo in luce agli occhi di tutto il profondo disagio che pervade il mondo studentesco ed educativo francese. Da quando al governo la destra la terza volta in quattro anni che la primavera francese caratterizzata da consistenti movimenti di protesta.

Nel 2003 a provocare le proteste fu il decentramento scolastico e la riforma delle pensioni, nel 2005 fu la riforma della scuola, oggi il cosiddetto CPE, il contratto di primo impiego, che fino all?et di 26 anni permette al padronato di licenziare i giovani lavoratori senza giustificato motivo.

Si tratta dell?ennesima misura neoliberista che dovrebbe sbloccare il mercato del lavoro, ma che in realt aumenta la gamma dei lavori precari a cui sono destinati i giovani francesi all?uscita da scuole e universit. Dello stesso pacchetto di misure inoltre fa parte la possibilit di inviare in apprendistato precoce a 14 anni ( prima della scadenza dell?obbligo scolastico e della scuola media che in Francia terminano rispettivamente a 16 e 15 anni).

Con simili misure il governo voleva disinnescare le cause che in novembre avevano portato ai tumulti nelle periferie, ma sembra avere ottenuto l?effetto esattamente contrario. Gi il 7 febbraio 400.000 persone erano scese in manifestazione in tutte le citt della Francia. La cosa si ripetuta esattamente un mese dopo con pi intensit: il 7 marzo, nel quadro di una settimana di lotta, da mezzo milione ad un milione di manifestanti, per la met studenti, sono scesi in piazza. Nel corso di queste agitazioni a Parigi hanno sfilato 200.000 persone. E? stato al termine di queste manifestazioni che gli universitari hanno deciso di occupare la Sorbona..

Anche altre universit sono in agitazione. A Lione stato occupato l?anfiteatro della locale universit. Sono in sciopero altre tre universit parigine, le due di Aix-Marsiglia, le due di Rennes, quelle di Nantes, Angers, Brest, Le Havre, Rouen, Reims e Tolosa II. I corsi sono bloccati nelle tre universit di Lilla, nelle due di Grenoble e in quelle di Clermont-Ferrand, Digione, Arras, Amiens, Tours, Poitiers, La Rochelle. In tutto sono 44 su un?ottantina le universit ferme.

Il rettore dell?universit di Nantes ha chiesto il ritiro della legge. Anche alcuni deputati della destra, oltre naturalmente a quelli della sinistra, hanno chiesto il ritiro della legge: temono di perdere le elezioni presidenziali. Infatti secondo i sondaggi il 55% dei francesi contrario alla legge e solo il 26% favorevole, tra i giovani la contrariet sale all?80%, nell?elettorato comunista all?81%, in quello socialista al 77%, ma anche un buon terzo dell?elettorato della destra non l?approva.

Il fronte dell?opposizione sociale costituito dai sindacati CGT, CFDT, FSU, UNSA, Solidaires e persino dalla cattolica CFTC e dalle organizzazioni studentesche UNEF, UNL, FIDL e Confederation Etudiante, ha indetto una nuova manifestazione per sabato 18 marzo, ma probabile che gi il 16 ci sia una manifestazione delle organizzazioni studenetesche.

Che cosa e? il CPE.

L?acronimo CPE sta per Contrat Premire Embauche, un nuovo contratto di lavoro cavallo di battaglia del primo ministro francese De Villepin che pensa cos di aumentare l?occupazione aumentando la libert di licenziare i neoassunti se le aziende ritengono. Esso costituisce un adattamento ai minori di 26 anni del cosiddetto Contrat Nouvelle Embauche, varato nel 2005 e contestato dalla sinistra, con il medesimo periodo di prova di due anni.

Il CPE formalmente un contratto tempo indeterminato ma in realt pu trasformarsi in un contratto di fatto biennale: il licenziamento nei primi due anni non ha bisogno di giustificazioni n di preavviso. La differenza con gli altri lavoratori si ha sul diritto alla giusta causa, sul tempo di preavviso, sulla durata del periodo di prova, e sull?indennit di licenziamento ( quantit., durata, contributi). Per attenuare la portata di queste differenze alcuni benefici sono concessi calcolando come prova i periodi di stage e di formazione in alternanza ( apprendistato) o concedendo subito dopo un mese il diritto alla formazione individuale.

In Francia esistono altri tre contratti: quello a tempo indeterminato (CDI) garantito dal licenziamento solo con giusta causa e da un?indennit di licenziamento pari al 10% dello stipendio mensile moltiplicato per il numero degli anni di servizio; il contratto a tempo determinato (CDD) che non pu eccedere i 18 mesi, il contratto di nuova assunzione (CNE), simile al CPE, ma che si applica solo nelle piccole aziende fino a 20 dipendenti.

IL CPE si muove su una linea di precarizzazione del lavoro che ha investito in questi anni tutta l?Europa. In Germania sono aumentati contratti a tempo determinato, il cui limite di tempo stato soppresso nel 2004 e nelle piccole aziende fino a 15 dipendenti il periodo di prova pu essere prolungato a piacere. In Austria nel 2003 sono scomparse le indennit di licenziamento che erano pari a un mese di anzianit per ogni anno di servizio e sono state sostituite da un preleievo dell?1,5% sul salario che costituisce un conto di sicurezza: i lavoratori licenziati possono o prelevare da questo conto o indebitarsi sulla pensione. In Spagna stato semplificato io licenziamento e nel 2003 stato abolito il maximum per licenziamento abusivo. In Olanda nel 1993 il tempo determinato stato portato fino a 5 anni mentre per i licenziamenti ci sono due vie: o un accordo amministrativo pubblico o attraverso la verifica di un tribunale che determina anche l?ammontare dell?indennit. Nel Regno Unito l?arrivo dei laburisti ha prodotto piccoli miglioramenti: i contratti a tempo determinato non sono pi sine die, ma limitati a 4 anni e il periodo di prova stato portato da 2 a 1 anno, ma il regime resta sempre molto flessibile.

Roma, 13 marzo 2006

Tag: francia