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Francia: il movimento anti-cpe non demorde, cresce!

Francia - Aprile 2006

05/04/2006
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Piena riuscita della giornata di azione del 4 aprile, Chirac non ha convinto nessuno e De Villepin è sempre più in difficoltà

Se la mossa di Chirac di avallare la legge sul contratto di primo impiego (CPE) modificandone gli aspetti più controversi aveva lo scopo di dividere e depotenziare il movimento, l’effetto ottenuto è esattamente l’opposto.

Nella giornata di azione di ieri, 4 aprile, il movimento è sceso in piazza agguerritissimo e massiccio più di prima: le manifestazioni sono state 195 ( una settimana fa erano state 135), a Parigi hanno manifestato700.000 persone (una settimana fa erano 350.000), a Marsiglia 250.000 e in tutte le altre città la quantità ha come minimo eguagliato quella di martedì dell’altra settimana quando in tutto il paese erano scesi in piazza tre milioni di francesi.

Prevalente come sempre la componente studentesca, ma numerosi anche i lavoratori: i sindacati aprivano il corteo parigino seguiti dal coordinamento degli studenti universitari e medi e grandi disagi soprattutto nei trasporti in sciopero.
Vi sono stati incidenti alla fine della manifestazione parigina: i soliti casseurs, ma come al solito l’argomento fa notizia più sulla stampa italiana che su quella francese.

Ciò che fa notizia in Francia sono praticamente:

  • una sorta di “impeachment” non dichiarato per il primo ministro De Villepin: oggi pomeriggio i sindacati più rappresentativi (Cgt, Cfdt, Fo, Cftc, Cfe-Cgc) saranno ricevuti separatamente non da lui ma dall’Ump, il partito di governo di cui è presidente il ministro dell’interno Sarkozy e c’è da scommettere che tutti chiederanno il ritiro della legge;

  • gli ultimi sondaggi che danno De Villepin al 28% quanto a popolarità, con il 45% dei francesi che ne chiede le dimissioni e il 64% che sostengono i manifestanti nella loro richiesta di ritirare la legge.

Intanto i sindacati rilanciano parlando nuovamente di uno sciopero nei prossimi giorni.

Roma, 5 aprile 2006

Tag: francia