Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Attualità » Europa e Mondo » Francia: mobilitazione record contro la riforma delle pensioni

Francia: mobilitazione record contro la riforma delle pensioni

3 milioni e mezzo di manifestanti in tutto il paese nella quarta giornata di azione sindacale: la mobilitazione contro l’innalzamento dell’età pensionabile non accenna a diminuire, anzi cresce. E sabato 16 ci sarà un’altra mobilitazione.

13/10/2010
Decrease text size Increase  text size

Dopo le mobilitazioni e gli scioperi del 7, 15 e 23 settembre i lavoratori francesi sono scesi nuovamente in piazza.

La CGT e la CFDT, le due principali confederazioni, parlano di un record nella mobilitazione sia tra i lavoratori pubblici che tra quelli privati Secondo i sindacati la partecipazione alle manifestazioni è cresciuta a 3 milioni e mezzo di dimostranti (il 7 settembre erano stati circa due milioni). Lo stesso ministero degli interni che dà numeri più che dimezzati ammette tuttavia che la partecipazione alle manifestazioni è cresciuta di circa il 25% rispetto alla volta precedente.

Affluenza record alla manifestazione di Marsiglia che ha raccolto 230.000 partecipanti. A Parigi erano 330.000, a Tolosa 145.000. a Nantes 95.000.

Gli scioperi hanno raccolto circa il 40% di adesioni nelle ferrovie e secondo Le Monde ancora oggi si scontano ritardi e difficoltà nella rete ferroviaria, perché una parte dei ferrovieri hanno replicato lo sciopero nella giornata odierna.

Nella scuola ha scioperato circa il 50% degli insegnanti. Secondo le associazioni studentesche UNEF e UNL alle mobilitazioni avrebbero partecipato circa 150.000 studenti universitari e 90.000 liceali. Sulla mobilitazione degli studenti è scoppiata una polemica tra il partito di Sarkozy UMP e il Partito Socialista, accusato di “strumentalizzare i quindicenni”. Ancora oggi 130 scuola risultano bloccate da agitazioni mentre gli insegnanti elementari parigini in assemblea hanno chiesto di rientrare in sciopero giovedì.

Nel frattempo crescono i timori per i rifornimenti energetici: i lavoratori delle raffinerie minacciano il blocco a oltranza e 10 raffinerie su 12 sono già in stato di agitazione.

La intransigenza del governo e della maggioranza parlamentare che ha approvato la riforma delle pensioni minaccia quindi di trascinare la Francia in uno stato di agitazione permanente. Ad ogni buon conto i sindacati sembrano intenzionati a battere il ferro finchè è caldo: un’altra mobilitazione infatti è in programma per sabato 16 ottobre.

Tag: francia