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Francia: scuola e assistenza all’infanzia. Tutti i numeri

Le Monde de l’Education di giugno dedica una serie di articoli alla scuola dell’infanzia e all’assistenza infantile nel paese d’oltralpe. Ecco i numeri.

13/06/2006
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Le Monde de l’Education di giugno dedica una serie di articoli alla scuola dell’infanzia e all’assistenza infantile nel paese d’oltralpe. Oltre che per altri aspetti i servizi riportati nella prestigiosa rivista sono interessanti per capire le quantità su cui opera il sistema francese.

La “ecole maternelle” vede scolarizzato il 98% dei bambini da 3 a 6 anni, ma sono circa 260.000 anche i bambini dai 2 ai 3 anni che la frequentano, anche se in quest’ultimo caso si assiste ad una tendenza al ribasso tranne che nelle zone ad educazione prioritaria (quartieri a rischio).
I bimbi dai 4 mesi ai 2 anni e mezzo sono invece per il 60% custoditi in casa, ma circa un milione di loro sono assistiti da “assistantes maternelles”, di questi però solo 241.000 in strutture collettive (asili nido ecc.)

Tutto questo insieme di servizi impiega circa 470.000 persone così suddivise:

  • 70.000 insegnanti di scuola materna: Titolo richiesto diploma secondario superiore + laurea triennale universitaria (licence) + diploma di IUFM (biennio universitario di specializzazione magistrale), cioè gli stessi titoli richiesti oggi per insegnare nella scuola primaria (infatti gli insegnanti possono insegnare anche alle elementari e coprire bambini dai 2 agli 11 anni). Le classi variano da 20 a 30 aluunni e gli insegnanti che sono dipendenti statali del ministero dell’educazione lavorano per 26 ore frontali alla settimana.

  • 52.000 agenti territoriali di servizio nella scuola materna (ATSEM): Titolo di studio qualifica peofessionale (CAP) per la piccola infanzia. Hanno il ruolo di assistenti dell’insegnante di scuola materna per l’accoglienza, l’animazione, e l’igiene dei più piccoli e per preparazione di locali e materiale didattico. Sono dipendenti comunali reclutati con concorso inquadrati nella categorie impiegatizie.

  • 260.000 assistenti materne: il 99% sono donne e non necessitano di nessun titolo di studio, ma solo di un accertamento deliberato dai servizi dipartimentali (provinciali) di protezione materna e infantile, che viene accordato e rinnovaro ogni cinque anni in base alla frequenza di corsi. Tengono i piccoli a seconda del bisogno dei genitori e possono accogliere da 1 a 3 bambini nella propria abitazione: alcune sono pagate direttamente dai genitori, altre dipendono da comuni, associazioni o mutue.

  • 9.000 educatori/trici di piccola infanzia. Titolo di studio diploma statale di educatore della piccola infanzia che si ottiene con tre anni di studio dopo la secondaria superiore. Sono praticamente le educatrici di asilo nido o di strutture simili, ma la metà di loro lavora su piccoli portatori di handicap. Dipendono da comuni o da ONLUS.

  • 10.000 puericultrici: normalmente un’infermiera specializzata sui bambini da 0 a 15 anni, seguendo un anno supplementare rispetto a quelli di base (in tutto 4 o 5 anni). Può trovarsi a lavorare in tre settori: ospedali, protezione maternità e infanzia, e asili nido o simili. In questi ultimi può anche esercitare la direzione.

  • 60.000 ausiliarie di puericultura. Titolo di studio una qualifica professionale (CAP) per la piccola infanzia + un anno di scuola di puericultura. Di solito lavora in equipe con educatori e psicologi sotto la guida di una puericultrice con ruoli di assistenza. Lavora in ambienti ospedalieri, asili nido , strutture di protezione della maternità o dell’infanzia. Dipendono dalla funzione pubblica o da ONLUS.

  • 10.900 pediatri: titolo di studio 6 anni di tronco comune di medicina + 4 anni di specializzazione su bambini e ragazzi fino ai 16 anni. 8.000 lavorano in ospedali e 2.900 privatamente, ma tutti hanno contratti con i servizi comunali per l’infanzia.

  • 1.300 pedopsichiatri: si occupano di turbe dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono medici specializzati in psichiatria, titolari di un diploma di studi specializzati complementari o di un attestato di formazione specializzata approfondita in pedopsichiatria. Possono esercitare privatamente o in ospedale, ma collaborano a contratto con i centri medico-psico-pedagogici o medico-psicologici che dipendono dagli enti locali.

Roma, 13 giugno 2006

Tag: francia