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Francia: studenti nuovamente in piazza

Francia Marzo 2006

16/03/2006
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Anche l?Arcivescovo di Digione contro il contratto di primo ingaggio

Nuova giornata di mobilitazione oggi, 16 marzo, in Francia, sempre contro il CPE. Sono già migliaia gli studenti che stanno sfilando per le vie di Parigi. La manifestazione era organizzata dagli studenti e dalle loro organizzazioni (UNEF, UNL, FIDL, Confederation Etudiante) ma anche da collettivi di studenti ?non-sindacalizzati? come emerge dai reportages che le reti televisive francesi stanno emettendo in questi giorni (reperibili in internet). Ma anche i sindacati dei lavoratori hanno dato indicazione a chi può di partecipare. Dai reportages televisivi, che testimoniano con dovizia riunioni, assemblee e discussioni svoltesi in questi giorni, emerge una preparazione capillare delle agitazioni.
La provincia francese ha comunque già preceduto la capitale manifestando nella mattinata: a Marsiglia 15.000 persone, a Bordeaux 25.000, a Rennes 7.000, a Grenoble 5.000, a Le Havre 4.000. E in mattinata sempre a Parigi molti liceali hanno inscenato manifestazioni di quartiere. Davanti ad alcune scuole sono state alzate piccole barricate per bloccare il traffico e un liceo è stato occupato.
Nel frattempo si allarga la lista delle università coinvolte nel movimento. Ieri un migliaio di studenti di una delle università di Tolosa, ?l?Arsenal?, hanno votato l?occupazione. Questa mattina si sono avuti incedenti tra opposti gruppi di studenti davanti all?università. Ieri anche la facoltà di Tours è stata occupata. Sono comunque ormai 59 su 84 le università occupate o bloccate. Non a caso 46 rettori di università con una mozione comune hanno chiesto al governo di riprendere il dialogo con gli studenti.

Contro il provvedimento governativo si è schierato anche l?arcivescovo di Digione che intervistato da una radio locale a proposito dei CPE ha parlato di attentato ai diritti della persona, di immoralità di un licenziamento privo di giustificazioni e di discriminazione secondo l?età che non trova giustificazione nella Convenzione europea per i diritti dell?uomo.

I sondaggi continuano nel confermare agli studenti l?appoggio dell?opinione pubblica: solo il 24% pensa che abbiano torto. E? con loro la Francia giovane, quella con meno di 25 anni (79% a favore degli studenti) ma anche quella dei cinquantenni (61%. Vanno in minoranza solo tra gli ultrasessantacinquenni (45%).

La cosa incomincia preoccupare il governo e qualcuno cerca di giocare in proprio, come il ministro dell?interno Sarkozy, che insiste sul dialogo quasi a voler marcare una distanza dal primo ministro De Villepin.

Intanto crescono gli appelli di partiti e sindacati per la manifestazione di sabato 18 marzo, mentre la FSU ha proposto agli altri sindacati di organizzare già da ora una giornata di sciopero nel corso della prossima settimana.

Roma, 16 marzo 2006

Tag: francia