Il quarto congresso del sindacato EGITIM SEN.
Turchia, Dicembre 2004
Turchia
Dicembre
Il quarto congresso del sindacato EGITIM SEN. Il congresso dell’EGITIM SEN, il più forte sindacato turco degli insegnanti, si è tenuto ad Ankara nella prima settimana di Dicembre, proprio pochi giorni prima dell’udienza presso la Corte d’appello che dovrà decidere sulla richiesta di chiudere il sindacato in quanto difende il diritto delle minoranza all’insegnamento nella propria madrelingua.
Un congresso, quindi, tutto teso a riaffermare i principi della democrazia e della tutela dei diritti fondamentali, quali quelli delle donne e delle minoranze etniche, ma anche della laicità della scuola in un periodo in cui, anche in Turchia, sono forti i richiami a ipotesi d’islamizzazione del sistema scolastico.
Non per nulla, nella richiesta di chiudere il sindacato Egitim Sen si può ravvedere il tentativo del governo turco di dare spazio al sindacato islamico, che per ora nella scuola non incontra popolarità, dato il suo carattere per la maggior parte ancora laico. Va sottolineato che il terzo sindacato della scuola, anch’esso minoritario, è d’ispirazione nazionalista.
Un altro tema molto dibattito è stato quello del diritto ad un’educazione di qualità per tutti in un paese in cui i dati dell’analfabetismo adulto, dell’evasione e dell’abbandono scolastico sono ancora molto elevati, soprattutto per quanto riguarda le donne e le bambine. Tra le richieste, maggiori stanziamenti alla scuola pubblica, una preparazione universitaria, di maggiore qualità dei docenti, la riduzione del numero di alunni per classi.
Un congresso, infine, che si è caratterizzato per la forte connotazione internazionale, sia per la rilevante attenzione data ai temi sulle politiche di privatizzazione volute in questi anni da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale, sia per i contributi dati dalle numerose delegazioni straniere, tra cui la FLC Cgil.
Duro attacco ai diritti sindacali. Il diritto delle minoranze all’insegnamento nella loro lingua madre incontra severe restrizioni in Turchia. Infatti, l’articolo 42 della Costituzione Turca prevede che il turco sia l’unica lingua d’insegnamento.
Nel giugno scorso, la Procura di Ankara aveva citato in giudizio il sindacato degli insegnanti più rappresentativo della Turchia, EGITIM SEN, perché difendeva il diritto delle minoranze in Turchia, paese multilingue e multiculturale, all’insegnamento della lingua madre e il rispetto dei loro diritti in generale. Grazie anche ad una forte mobilitazione internazionale, nel settembre scorso il tribunale di Ankara emise una sentenza in favore del sindacato EGITIM SEN. La Procura di Ankara si rifiuta però di accettare la decisione del Tribunale e ha chiesto la revoca della decisione. Il 10 dicembre, EGITIM SEN sarà di nuovo sottoposto a giudizio presso la Corte d’Appello, con il rischio che ne sia sentenziata la chiusura.
Nel luglio scorso, il parlamento turco ha approvato una nuova legge sulla libertà di associazione che riduce in modo significativo la possibilità dello Stato di interferire sulle attività delle organizzazioni sindacali, ma tale legge non è stata ancora applicata a causa di un veto del presidente della Repubblica Turca.
Un appello in favore del sindacato turco, lanciato dall’Internazionale dell’Educazione, è stato sottoscritto anche dalla FLC CGIL, che ha inviato una lettera di protesta al presidente della repubblica turca e al primo ministro.