Istruzione superiore. Le organizzazioni sindacali firmano un accordo internazionale per proteggere la libertà accademica e le condizioni di lavoro
Su iniziativa dell’UCU (University and College Union), la più rappresentativa organizzazione sindacale dell’istruzione superiore della Gran Bretagna, sindacati di tutto il mondo, tra cui la FLC Cgil, hanno deciso di sviluppare una serie di nuovi accordi internazionali per proteggere la libertà accademica e monitorare l’attività delle compagnie private nell’istruzione superiore.
In tutto il mondo le organizzazioni sindacali sono preoccupate per la crescita del mercato privato nell’istruzione superiore, il cui valore è stimato tra i 40 e i 50 miliardi di dollari. In testa alla corsa al profitto, le università inglesi, americane, australiane e canadesi che aprono redditizi campus nel Medio Oriente e in Asia e firmano accordi che permettono la creazione di istituzioni a rappresentanza dei loro business oltre mare.
Questo processo di privatizzazione si accompagna spesso a fenomeni di abusi e di negazione della libertà accademica: è esperienza comune l’allontanamento di professori per aver espresso opinioni non in sintonia con i gestori delle università. L’iniziativa voluta dall’UCU ha lo scopo di permettere alle organizzazioni sindacali di tutto il mondo di diffondere le conoscenze e lavorare in campagne congiunte contro i processi di mercantilizzazione della conoscenza e di repressione della libertà accademica. Il testo completo dell’accordo si può leggere nel sito della UCU al seguente indirizzo.
Roma, 20 maggio 2009