L’insegnamento della religione in Europa
Uno sguardo sull’Europa su un argomento che sta ridiventando spinoso in Italia. Soluzioni diverse per storie diverse.
In momenti recenti la questione dell’insegnamento della religione ha destato polemiche in almeno cinque occasioni. La prima fu alcuni mesi fa, quando il Consiglio di Stato diede torto al ministero sul fatto che la frequenza dell’ora di religione cattolica potesse costituire un credito scolastico in più per lo studente frequentante. Successivamente a destare polemiche è stata la scelta del Ministro Gelmini di non prevedere la presenza agli scrutini degli insegnanti di attività alternative. In seguito vi è stata la proposta della stessa Gelmini di attribuire il voto in decimi alla IRC con conseguenze sulla media complessiva dell’alunno. Tra l’una e l’altra proposta vi è stato il rifiuto del Vaticano a prevedere una disciplina di materia religiosa multiconfessionale. Infine, da ultimo vi è stata la proposta del sottosegretario D’Urso di prevedere per gli alunni di religione mussulmana l’insegnamento dell’islam nelle scuole alternativo alla religione cattolica.
In tutte queste polemiche, non ultima quella sull’insegnamento dell’islamismo, ciò che spesso è emerso è stata l’ignoranza diffusa circa la situazione di reale difficoltà di fruizione delle attività alternative (accentuata anche dai tagli di questi anni) o delle altre scelte che garantiscono la facoltatività della disciplina.
Di questa ignoranza fa parte la non conoscenza di come la situazione si pone negli altri paesi europei.
Quante e quali religioni
In Europa l’insegnamento della religione è maggioritario, ma non si tratta ovunque di religione cattolica o di una religione unica: questo caso si verifica solo in 6 paesi (tra cui l’Italia) per la religione cattolica, in 2 per quella ortodossa (Cipro e Grecia) e in 1 (Turchia) per quella islamica.
In 12 paesi l’insegnamento è multireligioso, sia nel senso di prevedere più confessioni, anche non cristiane (ebraismo, islam e buddismo) sia nel senso di prevedere discipline interconfessionali (Svezia, Regno Unito, alcuni cantoni svizzeri). Quest’ultima pratica è oggi prevalente ad Amburgo, per cui viene spontaneo chiedersi perché proprio il “Papa tedesco” voglia negare all’Italia ciò che in Germania non desta né scandalo né problemi né alle autorità ecclesistiche né alla cittadinanza. E nel sud della Germania, a prevalenza cattolica, sono diffuse esperienze di insegnamento islamico, talvolta anche in lingua turca.
A questi si aggiungono 6 paesi che offrono diverse confessioni cristiane (cattolica, ortodossa, protestanti), a volte nella medesima scuola o regione, a volte in zone diverse del paese, più la Bulgaria e la Russia dove di fatto si insegna religione ortodossa e islamica (de jure in Russia anche buddismo e ebraismo) e la Finlandia dove si insegnano più confessioni protestanti.
Le condizioni di erogazione e di accesso all’insegnamento
Solo in tre paesi non si insegna religione a scuola: la Francia (con l’eccezione della regione dell’Alsazia-Lorena), l’Ungheria (dove religione è materia extrascolastica e facoltativa) e la Slovenia. Vi sono poi paesi in cui religione non si insegna in alcune località o scuole (Svezia), cantoni (Svizzera) o gradi di scuola (nelle secondarie bulgare).
In altri 6 paesi (Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Portogallo e Lussemburgo) l’insegnamento della religione non è di per sé curriculare ma funziona di fatto come materia alternativa ad un insegnamento curricolare laico di “etica”. E’ qualcosa di simile a ciò che succede in Germania nei laender di Brandeburgo e di Berlino, dove proprio quest’anno un referendum ha respinto l’ipotesi di introdurre l’insegnamento della religione nel curricolo obbligatorio.
In due paesi (in Belgio e nelle secondarie croate) l’insegnamento della religione è materia opzionale, a scelta con un altro insegnamento, anche qui di Etica o di Morale.
Negli altri paesi si insegna religione come materia curricolare obbligatoria, con possibilità di dispensa (in 14 paesi, come avveniva nell’Italia pre-concordato dell’84), o facoltativa (in 12 paesi, come nell’Italia post-concordato dell’84). In alcuni paesi l’obbligatorietà con dispensa e la facoltatività sono copresenti a seconda delle località (cantoni svizzeri) o dei gradi di scuola (Croazia).
Le discipline alternative
Solo 12 paesi offrono discipline alternative a chi non si avvale dell’insegnamento religioso (compresi i paesi in cui è religione ad essere disciplina alternativa). In 9 paesi si tratta soprattutto di “Etica”. In 3 casi (Italia, Russia, Ucraina) si tratta di attività decise dalle scuole. In Germania la disciplina alternativa è decisa a livello di laend: può essere “Etica” oppure “Filosofia pratica” oppure “ Storia delle religioni” oppure tutte e tre le cose messe insieme.
17 paesi non offrono nessuna disciplina alternativa.
Stato giuridico degli insegnanti di religione
In 17 dei 31 paesi esaminati si parla di controllo statale sull’insegnamento della religione, ma cosa ciò significhi non è del tutto chiaro. Da noi e in Spagna la nomina è di fatto competenza dei vescovi. Da noi sia con contratto a Tempo Indeterminato (concorso) sia a Tempo Determinato, in Spagna a contratto a Tempo Indeterminato, ma non “di ruolo”. Anche in Grecia è chiarito che gli insegnanti di religione sono dipendenti pubblici.
I titoli richiesti per insegnare religione sono in 11 paesi lauree o diplomi in teologia o scienze religiose che sono erogati da università statali, in 15 paesi, tra cui l’Italia, fa fede un non meglio precisato certificato ecclesiastico. In Bulgaria e nella regione francese dell’Alsazia-Lorena l’insegnamento della religione è demandato direttamente a personale religioso (diaconi, pastori, catechisti).
Paese |
Condizione di erogazione e accesso |
Religione insegnata |
Disciplina alternativa |
Stato giuridico degli insegnanti di religione. |
Germania |
Obbligatoria con dispensa. Aggiuntiva a richiesta a Berlino e in Brandeburgo |
Cattolica, protestante. Ebrea e islamica a livello regionale. Multireligiosa ad Amburgo |
Etica, regole e valori, filosofia pratica, storia delle religioni |
Controllo dello stato, missione canonica e di vocazione |
Inghilterra e Galles |
Obbligatoria con dispensa |
Educazione religiosa multiconfessionale con priorità alla tradizione cristiana |
Nessuna |
Controllo dello stato. Titolo di studio religiosi nelle università statali |
Austria |
Obbligatoria con dispensa. Facoltativa nelle scuole professionali |
Cattolica, protestante, ebraica, islamica, buddista |
Nessuna |
Controllo dello stato. Certificato ecclesiastico di competenza. |
Belgio |
Opzione obbligatoria: o corso confessionale o corso di morale |
Cattolica, ebrea, ortodossa, protestante, islamica |
Morale |
Controllo della comunità linguistica. Certificato ecclesiastico |
Bulgaria |
Facoltativa e presente solo nella scuola primaria |
Ortodossa, islamica |
Nessuna |
Catechista volontario |
Cipro |
Obbligatoria con dispensa |
Ortodossa |
Nessuna |
Controllo statale. Corso di teologia nell’università statale. |
Croazia |
Facoltativo nella primaria e nella media, opzionale successivante |
Cattolica |
Etica (solo nella secondaria) |
Controllo statale. Certificato ecclesiastico. |
Danimarca |
Obbligatorio con dispensa |
Luterana o altre religioni (insegnamento non confessionale) |
Nessuna |
Controllo statale. Studi di teologia nelle università statali |
Spagna |
Facoltativa |
Cattolica, protestante, ebrea, islamica |
Nessuna |
Certificato ecclesiastico. Lavoro a contratto |
Finlandia |
Obbligatoria con dispensa |
Luterana o altra confessione evangelica |
Etica |
Controllo di stato. Scienze religiose nelle università statali. |
Francia |
Nessun insegnamento (Salvo in Alsazia-Lorena) |
In Alsazia-Lorena cattolica, luterana, riformata, ebraica |
Nessuna |
In Alsazia-Lorena diacono o pastore con controllo statale |
Grecia |
Obbligatoria con dispensa |
Ortodossa |
Nessuna |
Diploma di teologia rilasciato dalle università statali. Dipendente statale |
Ungheria |
Facoltativa ed extrascolastica |
Cattolica, protestante |
Nessuna |
Certificato ecclesiastico. |
Irlanda |
Facoltativa (obbligatoria nelle scuole confessionali) |
Cattolica |
Nessuna |
Abilitazione e certificato ecclesiastico |
Italia |
Facoltativa |
Cattolica |
Attività decise scuola per scuola oppure nessuna attività |
Abilitazione o certificato ecclesiastico. Dipendente statale a TI o a TD |
Lettonia |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Luterana, ortodossa, cattolica, battista, ebraica |
Etica |
Certificato ecclesiastico |
Lituania |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Luterana, ortodossa, cattolica, battista, ebraica |
Etica |
Certificato ecclesiastico |
Lussemburgo |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Cattolica, luterana, calvinista |
Etica |
Certificato ecclesiastico |
Malta |
Obbligatoria con dispensa |
Cattolica |
Nessuna |
Certificato ecclesiastico |
Norvegia |
Obbligatoria con dispensa parziale |
Grandi religioni, umanesimo, etica |
Nessuna |
Controllo statale. Teologia nelle università statali. Accordo tra stato e chiesa luterana. |
Polonia |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Cattolica, protestante, ebraica, ortodossa |
Etica |
Controllo statale. Certificato ecclesiastico. |
Portogallo |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Cattolica |
Etica |
Controllo statale. Certificato ecclesiastico |
Romania |
Obbligatoria nella primaria, opzionale nella secondaria |
Ortodossa, cattolica e altri 12 culti |
Nessuna |
Studi teologici nelle università statali. |
Russia |
Facoltativa |
Ortodossa, islamica (ebraica e buddista solo in teoria) |
Storia delle religioni |
Dipende dalle regioni |
Slovacchia |
Facoltativa come alternativa al corso di etica |
Cattolica |
Etica |
Certificato ecclesiastico o studi teologici nelle università statali. |
Slovenia |
Nessun insegnamento |
|||
Svezia |
Obbligatoria solo in alcune località |
Multireligiosa |
Nessuna |
Controllo statale. Studi in scienze religiose. |
Svizzera |
Nessun insegnamento in alcuni cantoni (Ginevra, Neuchatel, obbligatoria in altri, facoltativa in altri |
Cattolica, protestante. Altre religioni a livello locale e cantonale. Multireligiosa nei cantoni di Friburgo, Vaud e Jura. |
Nessuna |
Controllo cantonale |
Rep. Ceca |
Facoltativa |
Religioni riconosciute |
Nessuna |
|
Turchia |
Obbligatoria con dispensa |
Islamica (non confessionale) |
Nessuna |
Controllo statale |
Ucraina |
Obbligatoria o facoltativa secondo le scuole |
Etica cristiana (occidente) cultura ortodossa (oriente) |
Attività locali |
Controllo statale |
(Fonte: Des Maitres et des Dieux, Saint Etienne, 2005)
Roma, 21 ottobre 2009