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Morena e Mohammed vanno alla scuola pubblica.

Spagna, Maggio 2000

28/05/2000
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Maggio

Morena e Mohammed vanno alla scuola pubblica. Anche la Spagna è alle prese con i problemi dell’integrazione culturale dovute alla presenza di immigrati e di ìforti minoranze culturali soprattutto zingare. Ma questo pare essere un compito della scuola pubblica, nonostante in Spagna la scuola privata sia sovvenzionata e quindi riconosciuta come servizio pubblico e sociale. A Madrid solo il 12% degli alunni zingari ed il 20% di quelli immigrati frequenta la scuola privata. Il governo si difende dicendo che a Madrid le concentrazioni di zingari e immigrati sono in quartieri dove esiste solo la scuola pubblica e che comunque alcuni anni fa solo il 10% degli immigrati frequentava la scuola privata. Nelle scuole di questi quartieri le minoranze finiscono per essere la maggioranza determinando sempre più un allontanamento degli spagnoli, sicchè il governo cittadino sta pensando di mettere un tetto del 25% di alunni stranieri o zingari in ogni scuola.

Congresso della Federazione degli Insegnanti Comissiones Obreras. Lo sviluppo di una scuola pubblica e di qualità è stato il filo conduttore dei lavori del congresso della federazione degli insegnanti Comissiones Obreras, tenutosi nel mese di maggio.
Obiettivo che deve, principalmente, fare i conti con il processo di decentralizzazione del sistema educativo alle 17 Comunità Autonome, che hanno tra le loro competenze la gestione del sistema scolastico, mentre al ministero dell’educazione restano compiti di indirizzo generale, di controllo del rispetto delle leggi nazionale e dei principi costituzionali, di definizione degli standard e di verifica. Obiettivo che deve, però, anche tenere conto della presenza massiccia della scuola privata convenzionata, finanziata con solidi pubblici, e della politica del governo Aznar, volta ad aumentare i processi di privatizzazione del sistema scolastico.
Una questione centrale è, infatti, che tale processo si è realizzato in assenza di un reale ruolo di indirizzo e controllo da parte del ministero della pubblica istruzione e di qualsiasi processo di compensazione delle diseguaglianze a livello territoriale, determinando sviluppo di iniziative anche in contrasto con gli ordinamenti generali, presenza di forti squilibri territoriali, assenza di controllo sulla scuola privata, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei diritti di accesso di tutti gli studenti, con il risultato di concentrare tutti gli alunni svantaggiati o con problemi educativi nella scuola pubblica.
Le richieste della federazione degli insegnanti CC.OO. sono finalizzate alla definizione di strumenti di controllo e di compensazione, attraverso l’emanazione di una legge di finanziamento che preveda meccanismi di compensazione tra comunità ricche e comunità povere, alla creazione di organi di partecipazione democratica ai diversi livelli, nazionale, delle autonomie locali e delle amministrazioni scolastiche, all’obbligo da parte delle scuole private di rispettare i principi costituzionali, pena la perdita dei finanziamenti pubblici.
Connessa allo sviluppo di una scuola pubblica e di qualità è, inoltre, la questione del personale della scuola e delle condizioni di lavoro. I principali temi all’ordine del giorno sono relativi alla formazione iniziale ed in servizio dei docenti, alla diminuzione del numero degli alunni per classe, alla stabilizzazione del rapporto di lavoro, che anche nella scuola vede la presenza massiccia di contratti a termine, e l’aumento degli organici.

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