Portogallo. Sciopero generale della scuola il 30 maggio
Continua l’onda di proteste della scuola portoghese: i lavoratori della scuola chiedono rispetto dei loro diritti.
Il 30 maggio i lavoratori della scuole del Portogallo scenderanno di nuovo in piazza per protestare contro i tagli all’occupazione, la diffusione del lavoro precario, la distruzione e la privatizzazione dei servizi pubblici e le modifiche unilaterali al rapporto di lavoro dei docenti, volute dal governo Socrates. Ma si stanno annunciando nuove minacce per il personale della scuola portoghese: il licenziamento senza giusta causa nell’amministrazione pubblica; l’eliminazione della figura di funzionario statale per quanto riguarda i docenti; l’applicazione dei contratti individuali di lavoro; mobilità speciale per i docenti in soprannumero. Per tali motivi, alla base dello sciopero generale la richiesta di rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, che il governo socialista portoghese ha modificato ampiamente e unilateralmente, e la riaffermazione del diritto alla contratto collettivo di lavoro.
roma, 29 maggio 2007