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Quarantamila in piazza contro la scuola della destra.

Francia, Dicembre 2002

12/12/2002
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Dicembre

Quarantamila in piazza contro la scuola della destra. Circa 40.000 persone hanno sfilato domenica 8 dicembre a Parigi contro la politica scolastica del nuovo ministro dell’educazione Luc Ferry. Sotto accusa soprattutto la politica di investimenti o piuttosto di tagli che contraddicono le dichiarazioni governative circa la centralità dell’educazione nei programmi di governo: 5600 posti di sorvegliante soppressi e il mancato rinnovo di 20.000 contratti per aiuto-educatori ( figure che intervengono in attività spazianti dalla vigilanza, ai laboratori, dalle mense alla sostituzione degli insegnanti assenti) ne costituiscono l’effetto immediato che si scarica su figure precarie. La manifestazione era stata indetta dai 5 sindacati che avevano promosso lo sciopero della scuola del 17 ottobre scorso (Fsu, Unsa, Cfdt, Cgt e Faen) e dalla federazione dei genitori Fcpe, con l’adesione delle organizzazioni studentesche Unef, Unl e Fidl. Minore del previsto la presenza e la visibilità dei partiti della sinistra francese, anche se non mancavano figure di spicco come l’ex ministro delegato all’istruzione professionale Melenchon.

I manifestanti denunciavano l’effetto negativo dei tagli sui progetti scolastici e sui servizi di prevenzione della violenza giovanile, problema assai diffuso nelle scuole francesi. Molte anche le parole d’ordine contro l’intenzione di decentrare l’amministrazione e la gestione scolastica alle regioni. Tra gli slogan il più simpatico era una canzoncina sull’aria della famosa “Milord” di Edith Piaf che aveva come bersaglio l’armonizzazione europea dei diplomi e che faceva: “Allez les étudiants, on nous prend pour des cons, l’Union européenne s’attaque à l’éducation. Une nouvelle réforme, censée harmoniser, détruit l’égalité et brade nos diplomes…”

Verso la manifestazione nazionale unitaria della scuola. Domenica 8 dicembre in Francia sarà una giornata di mobilitazione contro le scelte del nuovo governo sulla scuola. Le cinque organizzazioni sindacali che avevano indetto il riuscito sciopero del 17 ottobre (Fsu, Faen, Ferc-Cgt, Sgen-Cfdt, Unsa-education) hanno deciso di fare in quella data una manifestazione nazionale unitaria perché sia data priorità all’educazione. A loro si sono uniti i genitori della Fcpe, gli universitari dell’Unef, i liceali della Fidel e dell’Unl. Anche i Francia l’azione si inquadra in un contesto di gravi tensioni sociali più o meno vicine al campo scolastico:il 4 novembre vi è stata la mobilitazione degli aiuto educatori e dei sorveglianti, il 12 novembre aveva scioperato il settore dell’orientamento professionale, il 26 novembre l’intersindacale dei ferrovieri, una minaccia di sciopero incombe sulla funzione pubblica. La mobilitazione ha come obiettivo il ritiro dei tagli agli organici e della riforma segregazionista della scuola media e l’arresto del processo di decentramento alle regioni delle competenze sulla scuola.

RISULTATI DELLE ELEZIONI PROFESSIONALI DEGLI INSEGNANTI. Nonostante una flessione la Fsu si è confermata anche quest’anno il primo sindacato nelle elezioni professionali degli insegnanti francesi che si sono svolte il 3 dicembre e i cui risultati sono stati resi noti dal Ministero dell’educazione nazionale il 7 dicembre. La Fsu ha ottenuto il 45,42% dei voti con una flessione del 3,75% pari a circa 15.000 voti. Ricordiamo che dalla Fsu si è però staccato quest’anno lo Snetaa forte sindacato dei docenti di tecnica professionale, settore in cui il giovane Snuep-Fsu marca solo l’8,5%, mentre i settori tradizionalmente forti dell’educazione fisica e della scuola secondaria rimangono le sue roccaforti: rispettivamente lo Snep-Fsu avanza ancora fino all’81,7%, lo Snes-Fsu arretra del 3,8% ma si ferma al 51%. Costante nella scuola materna ed elementare la crescita dello Snuipp-Fsu: col 44% (+ 1,2%) consolida la sua posizione di primo sindacato.

Seconda è sempre l’Unsa-éducation con 14,4% dei voti e una perdita anch’essa del 3,18% rispetto al 1999. La sua forza principale resta nella scuola elementare dove ha il 24,26%, con un 4% in meno delle passate elezioni. Fsu e Unsa nascono entrambi dalla scissione della vecchia Fen, sindacato di orientamento social-comunista, ma indipendente dalle confederazioni: potremmo grosso modo definire oggi filocomunista la Fsu e filosocialista l’Unsa.

Lo Sgen-Cfdt e la Fnecfp-Force Ouvriere che rappresentano invece dei sindacati confederali ( per storia più che per le attuali posizioni potrebbero essere assimilati alle nostre Cisl e Uil) si sono piazzati al terzo ( circa 11%) e al quarto posto ( circa 7%), anch’essi con una leggera diminuzione. La caratteristica di queste elezioni infatti è stata la dispersione di voti verso organizzazioni minori come lo Snalc- Csen, sindacato considerato di destra ( circa il 4%), o l’ultrasinistro Sud-éducation (4, 63 pari a + 1,48%), o la Faen, finora alleata dell’Unsa (+ 1,50).

RISULTATI DELLE ELEZIONI "PRUD'HOMALES". Oltre alle elezioni professionali in Francia si sono svolte nel mese di dicembre le elezioni cosiddette "prud'homales", con le quali si eleggono i membri dei collegi di conciliazione. Queste elezioni sono molto importanti per determinare il peso dei vari sindacati i quali in termini di iscritti non contano quanto quelli italiani, ma godono in virtù della legislazione francese sul lavoro di spazio notevole nella vita politica e sociale, in ragione anche di queste misurazioni del loro seguito. A questa elezione, che ha tutte le caratteristiche di un’elezione politica o amministrativa con i sindacati al posto dei partiti e con tanto di cartelloni elettorali nelle piazze, partecipano tutti i lavoratori salariati. Quest’anno la cifra degli aventi diritto al voto ammontava a circa 17 milioni di persone. Unico neo la partecipazione reale che è stata pari al 32,7% , mentre nel 1979 si aggirava sul 70%.

In testa ancora ampiamente la Cgt con il 32,1% seguita , dalla Cfdt con il 25,2% . Entrambi i sindacati non hanno avuto variazioni percentuali significative nei loro suffragi. Lo ha avuto invece la terza confederazione, Force Ouvriere, scesa di circa 2 punti al 18,3%. Hanno migliorato le proprie posizioni la confederazione dei quadri Cfe-Cgc al 7% (+1,1%) e la cattolica Cftc al 9,7% (+2,2%). Buona anche la new entry dell’Unsa, sindacato del pubblico impiego e della scuola, col 5%. Deludente invece l’esito del Gruppo dei 10 , unione sindacale di estrema sinistra, dei cosiddetti "solidaires", che ha avuto solo l’1,5% dei suffragi.

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