Sciopero dei docenti in Catalogna.
Spagna, aprile 2000
Sciopero dei docenti in Catalogna. Il 23 marzo 20.000 professori hanno chiesto per le strade di Barcellona piú risorse per l'educazione. Allo sciopero hanno partecipato docenti della scuola pubblica e di quella privata concertata. La giornata di sciopero, secondo i sindacati, è stata seguita dal 75% degli insegnanti della scuola pubblica e dal 50% della privata. Secondo il Departemento de Ensenanza, solo il 20,6% dei professori della secondaria e il 44% dei maestri della primaria ha fatto sciopero.
La manifestazione, una delle più partecipate degli ultimi tempi, faceva parte di un piano di mobilitazione della Piattaforma Unitaria per l'Insegnamento Pubblico di Catalogna - formata dai sindacati Ccoo, Ugt, Ustec-Ste e Cgt - contro la politica del precedente titolare del Departamento de Ensenanza, Xavier Hernandez. Ciò nonostante è stata la nuova consigliera, Carme Laura Gil i Miro`, che ha sostituito Hernandez dopo le elezioni di ottobre, a farne le spese. Il coinvolgimento delle grandi centrali era testimoniato dal fatto che alla testa della manifestazione si trovavano anche i segretari generali delle Ccoo e dell’Ugt di Catalogna.
Una delle novità` della piattaforma dello sciopero era l'inclusione delle rivendicazioni del personale della scuola privata riconosciuta, per il quale si chiede eguaglianza di condizioni di lavoro e di salario. Nonostante ciò la Union Sindical Obrera de Catalunya (Usoc), maggioritaria nell'insegnamento privato e che sta già` trattando con l'Amministrazione, si è smarcata dalla mobilitazione giudicata a favore solo dell'insegnamento pubblico e contro gli interessi dei lavoratori delle scuole private.La richiesta principale della piattaforma, l'aumento delle risorse, dovrebbe riflettersi negli ancora sconosciuti bilanci della Generalitat. Allo sciopero si sono aggiunti anche numerosi professori universitari, anche se non le università come tali.
No allo stipendio sulla base dei risultati degli alunni. Questa è la posizione dei principali sindacati spagnoli in merito alla scelta britannica di introdurre aumenti retributivi in ragione dei risultati degli alunni. In Spagna un docente di scuola secondaria guadagna circa 200.000 pesetas ai livelli iniziali, ha scatti triennali di 6.000 pesetas e ogni sei anni in base 100 ore di formazione può ottenere scatti oscillanti tra le 7.000 e le 17.000 pesetas. Vi sono poi elementi retributivi diversi nelle varie comunità regionali. I sindacati sostengono invece l’omogeneizzazione nazionale dei salari e propongono un sistema di incentivi professionali e retributivi vincolati alla pratica docente, ai progetti di innovazione e al lavoro in equipe.