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Sono gli insegnanti la categoria peggio pagata.

Ungheria, ottobre 1999

11/10/1999
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OTTOBRE

Sono gli insegnanti la categoria peggio pagata. Secondo un recente articolo comparso sul quotidiano ungherese Magyar Nemzet gli insegnanti sarebbero la categoria peggio pagata. Un insegnante di scuola professionale ha infatti uno stipendio iniziale netto di 37.222 fiorini (circa 300.000 lire), uno stipendio medio di 45.897 fiorini (circa 367.000 lire) e solo i più anziani, con più di cinquant’anni di età, guadagnano 55.503 fiorini (circa 444.000 lire). Stipendi magri a malapena corretti dagli straordinari e da una specie di assegno perequativo di 4.100 fiorini ( 32.000 lire) introdotto dopo l’aumento dell’orario frontale da 18 a 20 ore. E se si pensa che ciò riguarda l’istruzione professionale, c’è da considerare che la fascia dell’educazione generale, grosso modo corrispondente alle nostre elementari e medie, guadagna ancora meno. Né vi sono grosse prospettive di avanzamento sia perchè per l’anno in corso i programmi del governo borghese, come esso stesso ama chiamarsi, non prevedono niente sia perché per il prossimo anno le politiche di spesa saranno pressochè totalmente orientate alle spese Nato. Per questo si sta cercando di rosicchiare qualcosa quest’anno: sindacati e opposizione infatti stanno in questi giorni incalzando il governo in merito. Però anche l’opposizione non ha del tutto le carte in regola: infatti è proprio al precedente governo formato dai socialisti del Mszp e dai liberali del Szdsz che viene rimproverato di avere aperto la forbice tra redditi medi e retribuzioni degli insegnanti con una perdita del potere d’acquisto di queste ultime del 19%.
Tra le organizzazioni sindacali il Sindacato degli insegnanti Psz ribadisce l’intenzione di protestare con il nuovo governo così come aveva protestato con il governo liberal socialista. Il Sindacato democratico degli insegnanti Pdsz punta invece a recuperare e a mantenere il rapporto tra stipendi ed aumento del Pil.
Il governo dal canto suo sembra disponibile ad operare solo alcune modifiche all’assegno di qualità, una sorta di salario professionale a tempo determinato annuo che attualmente viene distribuito al 45% degli insegnanti, la cui "platea" verrebbe quasi dimezzata in cambio di un aumento della quota e di un suo assorbimento nello stipendio che ne farebbe un beneficio permanente. Ma la proposta non sembra aver trovato molto consenso nel Psz, che denuncia comunque un tracollo dello stipendio medio, mentre il Pdsz sembra ritenerlo un punto di partenza su cui avviare i negoziati e su cui operare forzature.

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