Spagna, Continua la mobilitazione contro la scuola della destra.
Spagna, Novembre 2002
Novembre
Continua la mobilitazione contro la scuola della destra. Non accenna a diminuire il vento della protesta nella scuola europea. La scorsa settimana, dopo Italia, Spagna e Francia, era stata la volta del Portogallo con un grandioso sciopero generale di scuola e pubblico impiego. Questa settimana riprende la Spagna. Domenica 17 novembre a Barcellona decine di migliaia di insegnanti, studenti e genitori sono scesi per le strade, contro la Ley de Calidad, rispondendo all’appello delle Comisiones Obreras e della Ugt catalane. I manifestanti, 60.000 secondo gli organizzatori, chiedevano tra le altre cose un patto di stabilità per evitare un cambiamento del sistema scolastico ad ogni cambio di governo. Sabato 23 novembre è prevista una grande manifestazione a Madrid. Giovedì 21 i sindacati baschi hanno organizzato quattro manifestazioni nei capoluoghi delle tre province basche e a Pamplona. E da Bilbao una marcia organizzata dal Sindacato degli Studenti raggiungerà Madrid in tempo per la manifestazione di sabato.
L’applicazione della controriforma provocherà sempre maggiori mobilitazioni. E’ questa la promessa che hanno fatto gli organizzatori ai 30.000 manifestanti intervenuti da tutta la Spagna alla manifestazione nazionale che sabato scorso 23 novembre ha richiesto a gran voce il ritiro della cosiddetta Ley de Calidad, la controriforma della scuola del governo conservatore spagnolo. E’ da aprile che sono iniziate le manifestazioni e questa è la terza manifestazione nazionale ( la domenica precedente 60.000 persone erano sfilate per le vie di Barcellona) , la prima nella capitale. Alla manifestazione partecipavano le Comisiones Obreras, l’Ugt, la Stes e la Cgt, l’associazione dei genitori Ceapa, gli studenti del Sindicato de los Estudiantes e della Faest, i movimenti di rinnovamento pedagogico, e anche i partiti socialista e della Sinistra Unita . Intervistati da El Pais i manifestanti dicevano "Ci riportano al franchismo? Chi è il governo per decidere se un ragazzo può o non può continuare a studiare?". "I percorsi distinti ci negano la conoscenza. Chi farà l’idraulico avrà meno storia, meno lingua, meno cultura". "In Galizia abbiamo già avuto una Logse mutilata, che per metà era già la Ley de Calidad. Adesso ce la danno intera: sappiamo già che cosa ci aspetta." (la Logse è la vecchia legge del governo socialista, che in Galizia, regione autonoma da sempre governata dai popolari, non è mai stata interamente applicata, ndr) . La nuova legge, approvata al Congresso ( la camera dei deputati, ndr) solo con i voti di PP e Coalicion Canaria, è solo una legge quadro, sarà seguita da 30 decreti, che a loro volta daranno luogo a 130 regolamenti regionali autonomi e la prossima settimana dovrà superare l’approvazione del Senato. Se non ci saranno emendamenti potrebbe cominciare a essere attuata con il prossimo anno scolastico.
Secondo Fernando Lezcano segretario della Federazione degli Insegnanti delle Comisiones Obreras i punti più critici restano l’inserimento dei finanziamenti per la scuola materna convenzionata e la separazione dei percorsi didattici degli studenti peggiori a 12 anni in gruppi "di rinforzo" , a 14 in percorsi distinti e a 15 nella formazione professionale.