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Unione Europea. La Commissione vuole approfondire il coinvolgimento dei giovani nella società

Il documento della Commissione evidenzia la necessità d’investire per tempo e di più nell’istruzione e nella salute della gioventù e di migliorare la transizione dall’istruzione al lavoro. Esso sottolinea inoltre l’importanza di coinvolgere maggiormente i giovani nella vita civile nonché nella società nel suo insieme.

12/09/2007
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Poiché la popolazione europea invecchia rapidamente e la fascia dei lavoratori giovani si restringe, l’UE intende contare sempre più sulla sua generazione più giovane. Secondo uno studio della Commissione, presentato il 5 settembre scorso, i giovani non sempre sono pronti ad assumere questa responsabilità. In Europa, 1 giovane su 6 abbandona la scuola troppo presto e 4,6 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono disoccupati. La transizione dalla scuola al mondo del lavoro è complicata. Metà dei posti di lavoro odierni richiede qualifiche ad alto livello; altri presuppongono abilità molto più varie che in passato. Un quarto circa degli europei più giovani non sono idonei né capaci di accedere al mercato del lavoro. In molti Stati membri, 1 giovane su 3 è ancora senza lavoro un anno dopo aver lasciato la scuola.
Secondo la Commissione, occorre investire di più e più tempestivamente nei giovani - non solo in termini finanziari ma anche in termini politici e sociali, attraverso famiglie, ONG, insegnanti e datori di lavoro e sviluppare strategie adeguate, riguardanti diversi settori d’intervento come istruzione, occupazione, salute, impresa, cultura, gioventù e sport. La Commissione ha anche invitato gli Stati membri a sforzarsi di:

• ridurre l’abbandono scolastico e fornire un’istruzione scolastica precoce - cominciando da bambini in settori svantaggiati e sviluppando misure atte a prevenire l’abbandono scolastico;

• collegare meglio impresa e istruzione e migliorare la mobilità. In questo spirito, nelle giornate del 2007 a favore dell’occupazione, si inserirà l’iniziativa pilota della Commissione “Il tuo primo lavoro all’estero” a favore della mobilità dei lavoratori nell’UE;

• coinvolgere gli stessi giovani nei processi di decisione e di valutazione delle politiche per la gioventù, potenziando cooperazioni già in atto tra i giovani, le loro organizzazioni e le istituzioni dell’UE.

La comunicazione contiene varie altre proposte concrete:

• l’impegno per l’UE a redigere ogni 3 anni una relazione sulla gioventù, alla cui pubblicazione partecipino i giovani stessi. Essa descriverà e analizzerà la situazione dei giovani in Europa, che sviluppi una maggior comprensione delle questioni loro attinenti e intensifichi la cooperazione trasversale.

• Nel 2008, un’iniziativa per una carta europea sulla qualità dei tirocini, che promuova i tirocini e combatta gli abusi.

• Una nuova Strategia per la salute che sostenga le iniziative pensate per i giovani, attualmente in preparazione.

• Una consultazione e una valutazione d’impatto sulle attività di volontariato, per preparare un’ulteriore iniziativa tesa a eliminare ostacoli e a riconoscere effettivamente le abilità acquisite con il volontariato.

• Un’analisi delle pratiche nazionali riguardo all’accesso dei giovani alla cultura, tesa a facilitare tale accesso.

La comunicazione odierna è accompagnata da 2 documenti della Commissione sull’occupazione della gioventù e sulle attività di volontariato dei giovani. Il primo, analizza per la prima volta la situazione occupazionale dei giovani tra i 15 e i 30 anni nell’UE-27 e contiene un allegato con statistiche dettagliate. Il secondo, è una rassegna analitica delle politiche nazionali sulle attività giovanili di volontariato e si basa sulle relazioni degli Stati membri.

Per maggiori informazioni: https://ec.europa.eu/youth/

Roma, 12 settembre 2007