FLC CGIL, con Education International e ETUCE, chiede pace in Israele e Palestina
Le organizzazioni mondiali e europee condannano la violenta recrudescenza delle azioni terroristiche e militari e ribadiscono la solidarietà ai sindacati dell’istruzione israeliani e palestinesi.
Dopo i tragici avvenimenti di questi giorni, così come già l’ITUC e la CGIL, le organizzazioni mondiali e europee dei sindacati dell’istruzione, della quali fa parte la FLC CGIL hanno diffuso un comunicato ufficiale:
“Education International e ETUCE, l’organizzazione mondiale e quella europea dei sindacati dell'istruzione, condannano il grave attacco lanciato da Hamas contro Israele. Education International è solidale con gli insegnanti, gli studenti e le comunità della regione e invita la comunità internazionale a fare tutto il possibile per fermare lo spargimento di sangue ed evitare una crisi umanitaria catastrofica”.
David Edwards, Segretario generale di Education International, ha affermato: “L'attacco di Hamas contro Israele è inaccettabile. Gli educatori e i docenti di tutto il mondo stanno al fianco dei nostri colleghi, studenti e comunità in Israele e Palestina e denunciano la violenta aggressione. La violenza deve finire. I nostri cuori sono rivolti alle famiglie di tutti coloro che hanno perso la loro vita. La comunità internazionale deve essere unita nel condannare qualsiasi forma di violenza e nel sostenere negoziati di pace duraturi”.
Susan Flocken, direttrice dell’ETUCE, la regione europea di Education International, ha dichiarato: “Gli insegnanti, gli accademici e i loro sindacati in Europa sono scioccati dalla nuova esplosione di violenza in Israele e Palestina. L'ETUCE condanna l'aggressione militare ed esprime il suo sostegno e la sua solidarietà ai colleghi, agli insegnanti, agli accademici, agli studenti e a tutte le persone della regione. Questo nuovo scoppio di guerre e ritorsioni mette in gioco la vita di milioni di persone. La guerra deve finire. Chiediamo alla comunità internazionale di fare tutto il possibile per sostenere un accordo di pace”.
Education International ribadisce l’appello del suo Congresso mondiale del 2019, esortando sia Hamas che Israele a: “Rinunciare alla violenza e impegnarsi a impegnarsi in negoziati diretti. Ci siamo impegnati con le nostre organizzazioni affiliate in Israele e Palestina per promuovere l’importanza del dialogo e preservare i valori dell’educazione e della pace. Affermiamo il nostro impegno costante nei confronti delle nostre organizzazioni affiliate nella regione: l'Unione degli insegnanti israeliani (ITU) e l'Associazione degli insegnanti delle scuole secondarie in Israele (ASSTI), nonché l'Unione generale degli insegnanti palestinesi (GUPT), l'Unione generale dei lavoratori nelle scuole materne e private (GUWKPS) e nella Federazione palestinese dei sindacati dei professori e impiegati universitari (PFUUPE). Da troppo tempo la perdita di vite umane minaccia la sicurezza dell’intera regione. Le conseguenze di vasta portata della guerra non possono essere sottovalutate. Le popolazioni della regione hanno diritto a un futuro libero dalla violenza e dalla guerra. Il mondo deve stare al loro fianco e raddoppiare gli sforzi per garantire la pace. C’è un bisogno urgente e imperativo che la comunità internazionale sostenga, in ogni modo possibile, la realizzazione di una soluzione pacifica e sostenibile”.
Gianna Fracassi, Segretaria generale della FLC CGIL, nel condividere le dichiarazioni di Education International e di ETUCE, ribadisce: “La scuola e l’istruzione sono i principali strumenti per la trasformazione delle coscienze e la costruzione di solidarietà e pacifica convivenza. Come rappresentanti dei lavoratori della conoscenza non possiamo che chiedere con la massima urgenza di fermare ogni azione violenta e l’intervento deciso dei principali attori internazionali per l’avvio di tutte le operazioni umanitarie e diplomatiche finalizzate all’applicazione degli accordi di Oslo per immaginare l’unica via d’uscita: due popoli, due stati”.