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Lotta alla povertà e alla dispersione scolastica: gli interventi del Programma Operativo per il Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti

Il P.O. individua quattro priorità d'intervento: povertà alimentare, deprivazione in ambito scolastico, deprivazione alimentare ed educativa, povertà abitativa.

07/04/2015
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Una delle caratteristiche della Strategia Europa 2020, definita nel Quadro Strategico Comune (QSC), è la l’approccio integrato e coordinato all’utilizzo delle varie tipologie di risorse finanziarie.

Nell’ambito del PON “Per la Scuola” sono previste azioni in sinergia con Programma Operativo per l'inclusione sociale delle persone indigenti, cofinanziato dal FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti).

Il FEAD è stato approvato da Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea l’11 Marzo 2014 (Regolamento UE 2014/223). Il Fondo che ha un budget di 3,8 miliardi di euro ai prezzi correnti per il periodo 2014-2020, mira a fornire ai poveri un aiuto più ampio del semplice, anche se fondamentale, aiuto alimentare già precedentemente fornito dall’UE attraverso il PEAD (Programma per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti), la cui attività è terminata il 31 Dicembre 2013.

Il Programma Operativo italiano è stato adottato dalla Commissione Europa l’11 dicembre 2014 (Decisione C(2014)9679). L’Italia potrà spendere i 670 milioni di euro di risorse comunitarie provenienti dal FEAD, alle quali vanno aggiunti 118 milioni di euro di co-finanziamento nazionale.

Il Programma Operativo fornisce dati veramente preoccupanti sui tassi di povertà in Italia.Nel 2012 la quota di persone in condizioni di grave deprivazione è pari al 14,5%, più del doppio rispetto a soli due anni prima e quasi il 50% in più della media UE (9,9%); nel 2013 la situazione permane grave seppure in lieve miglioramento (12,4%). Nel 2012 oltre il 23% delle persone residenti nel Sud è in situazione di grave deprivazione, più del doppio rispetto al Centro Nord. Le famiglie che non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni sono passate dal 12,4% del 2011 al 16,8%. La situazione è particolarmente grave per i minori: l'indice di deprivazione materiale è pari al 16,9% nel 2012 più che doppio rispetto all'8% del 2010.”  Inoltre “sulla base dell’indagine del 2011 sono state stimate 47.648 persone senza dimora in Italia. Oltre la metà si concentra in tre grandi Comuni: Milano, Roma e Palermo. Le città con oltre 250 mila abitanti sono le sole in cui il numero dei senza dimora è sempre oltre le 400 unità.

Il PON individua quattro priorità d'intervento:

  • povertà alimentare
  • deprivazione in ambito scolastico
  • deprivazione alimentare ed educativa
  • povertà abitativa.

Deprivazione in ambito scolastico

Il Programma Operativo ricorda che “in Italia la scuola primaria e secondaria è gratuita ma i libri di testo sono distribuiti gratuitamente solo nella scuola primaria. Per le famiglie più indigenti la spesa per materiale scolastico e i libri (quelli non gratuiti) può risultare insostenibile.”

Nell’ambito di questa priorità il PO prevede interventi per sostenere gli studenti in situazioni di deprivazione materiale attraverso la distribuzione di materiale scolastico. I destinatari sono gli studenti appartenenti ai nuclei familiari beneficiari della misura nazionale “Sostegno per l’Inclusione Attiva” (SIA) o in situazione equivalente, che frequentano la scuola primaria o secondaria, individuati dai Servizi sociali dei Comuni o degli Ambiti Territoriali che svolgono il ruolo di Organizzazioni partner.

Il materiale scolastico sarà selezionato individualmente da ciascun destinatario, attraverso l’acquisto online sulla base dell’attribuzione di un credito.

Il fornitore del materiale scolastico effettuerà la consegna del materiale scelto dai destinatari presso i locali delle Organizzazioni partner, che li consegneranno ai destinatari direttamente o tramite altre Organizzazioni partner (scuole o organizzazioni non profit). Per questa misura sono previste risorse per 150 milioni di euro.

Deprivazione alimentare ed educativa

La condizione di deprivazione educativa e sociale dei minori in Italia risulta peggiore di quella rilevata nella maggioranza dei Paesi europei.

Il 34,1% dei figli di genitori con un basso titolo di studio sono in condizione di deprivazione materiale con una crescita del 17,6% rispetto al 2010.

Nelle regioni dove vive il maggior numero di bambini in povertà economica si registra una minore offerta di servizi a supporto della loro formazione. Solo in 7 Regioni del Centro Nord le classi a tempo pieno nella scuola primaria e secondaria di primo grado superano il 40%. Ben 5 Regioni del Sud hanno percentuali di copertura inferiori al 20%. In queste Regioni è anche carente l’offerta di servizi di refezione necessari per rendere praticabili le attività pomeridiane.

In quest’ambito il PO prevede una specifica misura finalizzata a rafforzare i servizi per la refezione scolastica e le attività socio educative pomeridiane (queste ultime da realizzarsi nell’ambito del PON “Istruzione”). La stretta complementarietà tra il PON “Per la scuola” e il PO FEAD sarà finalizzato a concorrere alla riduzione della dispersione scolastica.

Destinatari delle azioni saranno gli studenti che vivono in aree territoriali socialmente ed economicamente svantaggiate.

Il ruolo di Organizzazioni partner verrà svolto dalle Scuole o dalle relative Amministrazioni locali - beneficiarie nell’ambito del PON Istruzione di progetti per le attività pomeridiane - i cui progetti per l’offerta dei pasti saranno stati selezionati dall' Autorità di Gestione del Programma Operativo.

Per questa misura sono previste risorse 77 milioni di euro.

Autorità di gestione

Infine ricordiamo che la funzione di Autorità di gestione è attribuita al dirigente pro-tempore dell’Ufficio della Direzione Generale per l’Inclusione e le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.